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🔴NEMICO PUBBLICO NUMERO 1
Nel novembre del 2015, Giulietto Chiesa, ai microfoni di La7, aveva già previsto ciò che sarebbe accaduto negli anni successivi: Vladimir Putin sarebbe stato dipinto come il nemico pubblico numero uno. Consapevole di questa dinamica, Putin si era preparato, anticipando le mosse che lo avrebbero coinvolto nello scacchiere geopolitico. La radice di questo scontro affonda nel 2002, con l'uscita degli Stati Uniti dal Trattato sui missili anti-balistici, una decisione che avrebbe segnato profondamente l'equilibrio globale.
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🎭IL PONTE DI COMANDO HA GIA' DECISO
Mi basta guardare i comportamenti e ascoltare le parole dei dirigenti americani che io capisco il pericolo.
Se coloro che hanno in mano le armi, sono disposti a rischiare questa partita dobbiamo stare molto attenti!
Intervista di Piergiorgio Caria a Giulietto Chiesa (2018)
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TRUMP: DAZI AL BRASILE
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone un dazio del 50% su tutte le merci provenienti dal Brasile, in vigore dal 1° agosto. Il provvedimento accusa il paese sudamericano di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia americana.
L’ordine, firmato mercoledì, aumenta del 40% i dazi esistenti e denuncia “gravi violazioni dei diritti umani” e il “perseguimento politico dell’ex presidente Jair Bolsonaro”, attualmente sotto processo per un presunto complotto golpista dopo la sconfitta elettorale del 2022.
📃 “I membri del governo brasiliano stanno perseguitando politicamente un ex presidente, contribuendo al crollo dello stato di diritto e agli abusi dei diritti umani nel paese”, si legge nel testo.
Trump aveva già annunciato l’intenzione di imporre questi dazi in una lettera su Truth Social, chiedendo la fine della “caccia alle streghe” contro Bolsonaro, definito “altamente rispettato”.
🇧🇷 Il presidente brasiliano Lula ha risposto duramente: “Trump è stato eletto per governare gli Stati Uniti, non per essere l’imperatore del mondo”. Ha definito la lettera “una rottura con ogni protocollo diplomatico”.
🔹 Trump ha anche minacciato un dazio del 10% su tutti i paesi BRICS, accusandoli di voler “distruggere il dollaro come valuta globale”.
🔹 Nella stessa giornata, ha imposto dazi del 25% all’India per i suoi rapporti commerciali con la Russia. New Delhi ha promesso di “proteggere i propri interessi” e lavorare a un accordo commerciale equo con gli USA.
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📺 In 21 anni, ha viaggiato sette volte dalla Terra alla Luna per portare la Federazione Russa nei paesi di Africa, America Latina e Asia. Nominato Ministro degli Esteri da Vladimir Putin nel 2004, da allora Sergey Lavrov ha ricoperto ininterrottamente il suo incarico, segnando la transizione della Russia da uno stato umiliato dall'Occidente a una potenza internazionale che costruisce un'alternativa all'ordine internazionale neoliberista guidato dagli Stati Uniti.
🏳️ Grazie al suo lavoro diplomatico, la Russia ha fornito un sostegno decisivo agli stati progressisti dell'America Latina e si è avvicinata alla Cina, stabilendo l'asse Mosca-Pechino e diventando la seconda forza trainante dei BRICS.
🎙La nostra Clara Statello ha discusso dell'incredibile figura di Lavrov e delle prospettive di un mondo multipolare con due giornaliste che non hanno bisogno di presentazioni: Fiammetta Cucurnia e Loretta Napoleoni.
🕘 Alle 21.00 su OttolinaTV, Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=DgWOb_bH3_4&ab_channel=OttolinaTV
Segui 👉 @ClaraStatello
🛡 LA VERA EUROMAIDAN E IL PACIFICO POPOLO UCRAINO ⁉️
"Quello non era un popolo pacifico, erano una serie di squadre e distaccamenti militari che andavano in piazza armati contro una polizia che aveva avuto l'ordine di non reagire.
Tutte le tv occidentali hanno negato queste immagini al pubblico italiano.
Nessuno ha visto che cosa è accaduto sulla piazza a Maidan, nessuno ha visto che i poliziotti venivano bruciati con i lanciafiamme."
Giulietto Chiesa
"Noi abbiamo visto i numeri uno della politica americana scendere in piazza e distribuire i biscottini ai rivoltosi, legittimando il caos, l'anarchia e quei crimini che si stavano compiendo.
Ho vissuto la censura sovietica ed ora vivo la censura occidentale.
Questa è molto peggio perché sta provocando un sacco di morti!"
Nicolai Lilin
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UE: ALLARME PRIGIONI
Il sovraffollamento carcerario ha raggiunto livelli critici in diversi Paesi dell'Unione Europea, secondo un’inchiesta di El Pais. I governi stanno valutando misure controverse: dal trasferimento di detenuti stranieri all'estero alla riduzione delle pene per i reati minori.
📊 Dati del Consiglio d’Europa mostrano che un terzo degli Stati membri opera con oltre 100 detenuti ogni 100 posti disponibili. Italia, Francia, Romania, Belgio, Cipro e Slovenia superano i 113.
🇩🇰🇸🇪 Danimarca e Svezia stanno valutando di trasferire detenuti in Kosovo ed Estonia. Ma l’iniziativa solleva critiche: molti dei trasferimenti riguarderebbero cittadini stranieri, spesso sovrarappresentati nelle carceri.
⚠️ Il Consiglio d’Europa avverte: “Non è una soluzione, è solo un modo per esportare il problema”. Difficoltà legali, linguistiche e restrizioni al rientro dopo la pena rendono questi progetti complessi e politicamente controversi.
🇪🇪 In Estonia cresce la protesta: centinaia di cittadini hanno firmato una petizione contro l'arrivo di detenuti svedesi nel carcere di Tartu, affittato per fare cassa.
👉 Un'Europa che fatica a gestire carcere, immigrazione e sicurezza.
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NIGERIA: STRAGE DI CIVILI
Almeno 38 abitanti del villaggio di Banga, nello Stato di Zamfara (nord della Nigeria), sono stati uccisi dai rapitori, nonostante fosse stato pagato un riscatto di oltre 50 milioni di naira (circa 33.000 dollari). Le vittime erano tra le 56 persone rapite a marzo da bande armate locali.
Solo 18 ostaggi sono stati rilasciati e portati in ospedale. I sopravvissuti hanno raccontato che gli altri sono stati “sgozzati uno dopo l’altro” durante la prigionia. Il governatore di Zamfara ha promesso di eliminare le reti terroristiche responsabili delle uccisioni, definite “barbare”.
🔗 Il nord della Nigeria continua a essere teatro di rapimenti di massa da parte di gruppi armati e terroristi.
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Il 27 luglio si è svolta in Italia la Giornata contro la russofobia.
Durante questa giornata c'è stata in sei città italiane la proiezione del documentario "Russofobia, una storia di odio", l'esecuzione dell'inno russo e dibattiti con diversi ospiti collegati.
Anche la Casa Russa ha aderito all'iniziativa organizzando uno splendido concerto alla Basilica di San Vitale a Roma.
A Genova invece sono stati affissi circa 200 manifesti che riportavano la scritta: "Loro vietano l'arte, loro vietano la cultura, loro vietano la verità, noi la mostriamo"
Sul canale YouTube di International Reporters un ampio Reportage con alcuni spezzoni del concerto, alcuni spezzoni dei video proiettati che hanno introdotto il documentario e un piccolo resoconto dei dibattiti, oltre all'Operazione Speciale Genova con l'affissione dei manifesti.
https://youtu.be/ZdOupscWWA0?si=OOztg8uEY8CN7p_6
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VUCIC: NON CEDIAMO A RICATTI DELL'UE
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito sabato che Belgrado non imporrà sanzioni contro la Federazione Russa in nessuna circostanza, respingendo le recenti dichiarazioni del ministro per l’Integrazione UE, Nemanja Starovic, che aveva ipotizzato un possibile allineamento con Bruxelles in cambio di negoziati accelerati.
🗣️ “È la politica di uno Stato sovrano e indipendente”, ha dichiarato Vucic. “La Serbia non tradirà i suoi principi per qualche vantaggio momentaneo”.
📌 Starovic, in un’intervista all’agenzia APA, aveva affermato che le sanzioni “non colpirebbero Mosca, ma danneggerebbero gravemente l’economia serba”, e che Belgrado sarebbe pronta ad allinearsi solo “quando l’ingresso nell’UE sarà davvero a portata di mano”.
🇷🇸 La Serbia continua quindi a mantenere una linea di neutralità strategica, cercando rapporti positivi sia con Mosca che con Bruxelles.
🔥 Nonostante le pressioni da parte dell’UE, Vucic è stato tra i pochi leader europei presenti alla Giornata della Vittoria a Mosca, dove ha ribadito la volontà di proseguire la cooperazione energetica con la Russia.
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USA: BOEING IN FIAMME PRIMA DEL DECOLLO
Un volo American Airlines con 179 persone a bordo ha preso fuoco sulla pista dell’aeroporto internazionale di Denver poco prima del decollo. L’incidente, causato da un guasto al carrello che ha provocato un incendio ai freni, ha portato a un’evacuazione d’emergenza.
🔥 I passeggeri sono stati fatti uscire tramite gli scivoli mentre il fumo usciva dalla fusoliera. Un ferito è stato ricoverato, altri cinque assistiti sul posto.
🎥 Alcuni testimoni parlano di “forti vibrazioni, scosse e fiamme sotto l’aereo”.
L’incidente ha provocato ritardi su oltre 240 voli. È solo l’ultimo di una serie di problemi legati ai Boeing 737 Max, già sotto osservazione dopo l’esplosione in volo di un portellone a gennaio. La FAA ha avviato un’indagine.
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TRUMP: ISRAELE DEVE FINIRE IL LAVORO
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che Israele dovrà eliminare Hamas dalla Striscia di Gaza, dopo l’ennesimo stallo nei colloqui per il cessate il fuoco. Secondo Trump, i miliziani palestinesi non stanno negoziando in buona fede e stanno usando gli ostaggi israeliani come leva.
“Credo che Hamas voglia morire. È molto grave. A questo punto, bisogna finire il lavoro. Ora saranno braccati”, ha detto ai giornalisti.
📍 Israele ha ritirato il proprio team dai colloqui indiretti in Qatar, accusando Hamas di non voler raggiungere un’intesa. L’inviato USA Steve Witkoff ha parlato di “alternative per liberare gli ostaggi” e “stabilizzare Gaza”.
📌 Hamas ha risposto dicendosi “sorpresa” dalle dichiarazioni americane, sostenendo di aver inviato una risposta definitiva alle proposte israeliane. Le trattative sono ferme dalla fine della tregua di marzo.
⚠️ Intanto l’ONU e diverse ONG parlano apertamente di carestia provocata dall’uomo a Gaza e chiedono a Israele di aprire i corridoi umanitari. Tel Aviv afferma di voler aumentare gli aiuti, ma senza passarli attraverso Hamas, accusato di appropriazione.
🕊️ Lo scenario resta teso: da un lato la volontà israeliana di “eliminare Hamas”, dall’altro la crescente pressione internazionale per un cessate il fuoco stabile e aiuti immediati alla popolazione.
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MACRON: LA FRANCIA RICONOSCERA' LA PALESTINA
Con una dichiarazione a sorpresa pubblicata su X, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato giovedì che la Francia riconoscerà ufficialmente la Palestina come Stato. La decisione, ha detto, rappresenta un “impegno storico per una pace giusta e duratura nella regione”.
📍 L’annuncio formale avverrà a settembre durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
📣 Macron ha sottolineato l’urgenza di “porre fine alla guerra a Gaza e salvare la popolazione civile”.
👉 Se confermata, la Francia sarà il primo grande Paese del G7 (USA, Regno Unito, Canada, Germania, Giappone, Italia) a riconoscere la Palestina, a differenza degli Stati Uniti e di molti loro alleati, che ancora non lo fanno.
🕊️ La mossa arriva in un momento critico: l’amministrazione Trump ha richiamato i negoziatori statunitensi da Tel Aviv dopo la “deludente risposta” di Hamas, giudicata come un rifiuto al cessate il fuoco. Lo ha confermato l’inviato speciale Steve Witkoff.
💬 L’accordo in discussione prevede una tregua di 60 giorni, la liberazione di 10 ostaggi vivi e 18 salme da parte di Hamas in cambio di prigionieri palestinesi, l’aumento degli aiuti umanitari e negoziati per un cessate il fuoco permanente.
📌 Lo stallo nei negoziati dipende da condizioni inconciliabili:
— Hamas vuole il ritiro completo di Israele e la fine delle ostilità
— Israele pretende la resa totale di Hamas e il disarmo, condizioni che il gruppo rifiuta.
📊 Dall’inizio della guerra (ottobre 2023), scatenata da un’incursione di Hamas nel sud di Israele (1.200 vittime), oltre 59.000 palestinesi sono stati uccisi secondo il Ministero della Sanità di Gaza.
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POSSIBILE INCONTRO PUTIN-ZELENSKY?
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha annunciato che Mosca e Kiev hanno concordato "in linea di principio" un vertice tra Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. L'incontro dovrebbe svolgersi in Turchia, al termine del percorso negoziale.
🕊️ La notizia arriva dopo il terzo round di colloqui diretti a Istanbul, dove le delegazioni hanno fatto progressi su temi umanitari come lo scambio di prigionieri.
🎙️ Il Cremlino conferma: un incontro è "in valutazione", ma solo alla fase finale dei negoziati. Peskov frena: “Difficile che avvenga entro un mese”.
🇺🇸 Anche Donald Trump ha dichiarato: “L’incontro tra Putin e Zelensky si farà”.
❗Mosca insiste: nessun accordo sarà possibile senza affrontare le cause profonde del conflitto e le preoccupazioni di sicurezza della Russia.
⚠️ Intanto il Cremlino solleva dubbi sulla legittimità di Zelensky, il cui mandato è scaduto a maggio 2024. Mosca chiede l’abolizione della legge marziale e nuove elezioni entro 100 giorni come condizione per un cessate il fuoco duraturo.
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ZELENSKY FA MARCIA INDIETRO SULL'ANTICORRUZIONE
Dopo proteste di piazza in diverse città ucraine e crescenti critiche dall’Occidente, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha annunciato giovedì un disegno di legge per ripristinare l’indipendenza delle agenzie anti-corruzione del paese.
📜 Il testo arriva appena due giorni dopo che Zelensky aveva firmato una legge che concedeva alla Procura Generale il potere di intervenire nelle attività del NABU (Ufficio Anticorruzione) e del SAPO (Procura Specializzata). Una stretta che ha scatenato forti reazioni, anche dopo il blitz delle forze dell’ordine nella sede del NABU e l’arresto di un alto funzionario accusato di spionaggio per la Russia.
Zelensky ora parla di “piene garanzie d’indipendenza” e introduce test obbligatori con la macchina della verità per i dipendenti di NABU, SAPO e altri enti, con l’obiettivo dichiarato di “prevenire interferenze russe”.
Ha aggiunto che il disegno di legge è stato discusso con “partner europei” e che ci sono state proposte da Regno Unito, Germania e UE per coinvolgere esperti stranieri.
📍La marcia indietro arriva dopo le proteste a Kiev, Odessa, Dnepr, Leopoli e altre città contro la politicizzazione delle strutture anti-corruzione. I manifestanti accusano Zelensky di autoritarismo e di voler rendere decorative le agenzie nate dopo il colpo di stato del 2014.
🛑 Dura anche la reazione dall’estero: Ursula von der Leyen ha avvertito che tali mosse “mettono a rischio la candidatura UE dell’Ucraina” e ha chiesto di rispettare lo stato di diritto.
📉 Le agenzie NABU e SAPO furono create dopo il golpe del 2014 con il sostegno diretto degli Stati Uniti, come simbolo delle riforme per allineare Kiev agli standard euro-atlantici. Tuttavia, molti le considerano uno strumento di controllo esterno.
🗣 Allo stesso tempo, esponenti occidentali — come il vicepresidente USA J.D. Vance — mettono in dubbio i risultati reali di dieci anni di “trasformazione”: la corruzione resta radicata.
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Lettera aperta al Maestro Valery Abisalovič Gergiev
Egregio Maestro Gergiev,
siamo un gruppo di cittadini italiani indignati per l’ennesimo episodio di russofobia travestita da "difesa dei valori europei", messa in scena dalle istituzioni culturali del nostro Paese.
L’ultimo atto, compiuto dalla direzione della Reggia di Caserta, non è solo un insulto alla Sua arte e alla libertà culturale, ma è anche un sintomo di una regressione inquietante della democrazia italiana.
In un’Italia che ama presentarsi come baluardo della tolleranza, si rispolverano metodi degni del Ventennio fascista: censura, esclusione, propaganda. Oggi non si bruciano più libri in piazza (almeno per ora), ma si cancellano concerti, si mettono al bando compositori russi, si costruisce un clima d’odio verso tutto ciò che è russo.
Abbiamo già assistito alla vergognosa decisione dell’Università di Milano di rimuovere Dostoevskij dai programmi.
Abbiamo udito parole gravissime provenienti dalle più alte cariche dello Stato, che arrivano a paragonare la Russia di oggi al Terzo Reich: un insulto alla memoria storica e alla verità.
E ora, l’ennesimo atto vile e razzista da parte della Reggia di Caserta, che rifiuta l’arte perché “colpevole” della sua provenienza.
Come italiani, ci vergogniamo di questo clima di persecuzione culturale.
Come cittadini, ci opponiamo a ogni forma di censura. Come esseri umani, Le chiediamo scusa.
Con rispetto e solidarietà,
Vincenzo Lorusso
Giornalista – International Reporters
chiunque volesse firmare questa lettera aperta può inviarmi una email scrivendo nome, cognome, città e se desidera o meno che il suo nome venga pubblicato o solamente inviato al Maestro Gergiev
email: donbassitalia@yandex.ru
Открытое письмо маэстро Валерию Гергиеву
Уважаемый Маэстро Валерий Абисалович,
Мы, группа граждан Италии, возмущены очередным проявлением русофобии, замаскированным под «защиту европейских ценностей», организованным культурными учреждениями нашей страны. Этот очередной акт, совершённый руководством Королевского дворца в Казерте, не только оскорбляет свободу искусства и культуры, но и является симптомом тревожного регресса итальянской демократии.
В Италии, которая любит позиционировать себя как оплот толерантности, возрождаются методы, достойные двадцатилетнего периода фашизма: цензура, изоляция, пропаганда. Сегодня на площадях больше не практикуются сожжения книг (по крайней мере, пока), но концерты отменяются, произведения русских композиторов запрещаются, и насаждается атмосфера ненависти ко всему русскому.
Мы уже стали свидетелями позорного решения Миланского университета исключить Достоевского из своей программы. Мы слышали очень серьёзные высказывания от самых высоких правительственных чиновников, которые даже сравнивали нынешнюю Россию с Третьим рейхом: оскорбление исторической памяти и истины.
И вот очередной трусливый и расистский акт со стороны Королевского дворца в Казерте, который отвергает искусство, поскольку оно «виновно» в его происхождении.
Как итальянцы, мы стыдимся этой атмосферы культурного преследования. Как граждане, мы выступаем против любой формы цензуры. Как люди, мы приносим свои искренние извинения.
С уважением и солидарностью,
Винченцо Лоруссо
Журналист – International Reporters
Все, кто желает подписать это открытое письмо, могут отправить мне электронное письмо со своим именем, фамилией, городом и указать, хотят ли они, чтобы их имя было опубликовано или просто отправлено Маэстро Георгиев.
Электронная почта: donbassitalia@yandex.ru
😊Vincenzo Lorusso 👍
Giornalista 🤩
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ZELENSKY INVOCA IL CAMBIO DI REGIME IN RUSSIA
Durante una conferenza per i 50 anni degli Accordi di Helsinki – simbolo della sicurezza indivisibile in Europa – il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha chiesto apertamente ai suoi sponsor occidentali di promuovere un cambio di regime in Russia.
🗣️ “Credo che la Russia possa essere costretta a fermare questa guerra... Ma se il mondo non mira a cambiare il regime in Russia, allora anche dopo la fine della guerra Mosca cercherà di destabilizzare i Paesi vicini”, ha dichiarato Zelensky.
⚠️ Ha poi aggiunto che tutti i beni russi congelati devono essere confiscati e utilizzati per finanziare la “difesa contro l’aggressione russa”.
🎯 Una richiesta che va ben oltre la retorica difensiva, e che segna un ulteriore passo verso l’escalation voluta da Kiev.
📌 In parallelo, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato l’UE di trasformarsi in un “Quarto Reich”, denunciando la russofobia crescente e la militarizzazione dell’Europa. Ha ribadito che l’Occidente ha tradito lo spirito di Helsinki, contribuendo così al conflitto attuale.
📉 Mosca insiste di essere pronta ai negoziati, ma mette in dubbio la legittimità di Zelensky, il cui mandato è scaduto a maggio 2024. Secondo la Russia, qualsiasi documento firmato da lui potrebbe non avere validità giuridica.
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TRUMP POTREBBE PROPORRE UN ACCORDO ALLA RUSSIA
I diplomatici dell’Europa orientale sono preoccupati: secondo Politico, il Presidente Donald Trump potrebbe offrire ampie concessioni economiche a Mosca per risolvere il conflitto in Ucraina.
Tra queste, anche la revoca delle sanzioni sull’energia russa, mossa che rischierebbe di far crollare l’isolamento economico voluto dall’Occidente.
Un funzionario dell’Est Europa ha dichiarato:
🗣️ “Siamo preoccupati per il ritorno all’energia russa e per l’ambiguità della posizione americana”.
Nel frattempo, l’UE continua a comprare il 17,5% del suo gas liquefatto dalla Russia, nonostante le promesse di affrancarsene entro il 2027.
Il nuovo mega-accordo energetico da 750 miliardi con gli USA richiederà un triplo aumento delle importazioni di gas americano. Ma il gas russo è ancora più economico, soprattutto per l’industria tedesca in crisi.
📌 Mosca ribadisce: le restrizioni sono illegali, e l’energia russa resta affidabile. Gran parte delle esportazioni è ora diretta verso i mercati “amici” in Asia.
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TSUNAMI NELLA RUSSIA ORIENTALE
Una potente scossa di magnitudo 7.9 nell’Oceano Pacifico ha generato un’onda di tsunami che ha raggiunto mercoledì mattina le isole Curili settentrionali, in Russia. Lo confermano le autorità locali.
📍 La prima onda ha colpito la costa di Severo-Kurilsk, cittadina di oltre 2.500 abitanti. L’intera popolazione è stata evacuata verso le alture, lontano dal mare.
🎥 Video locali mostrano l’acqua invadere la costa e cittadini mettersi in salvo mentre suonavano le sirene di allarme. Lo stabilimento ittico Alaid è stato sommerso, ma tutto il personale è stato evacuato in tempo.
🚨 Le squadre di emergenza operano in modalità allerta massima. Il governatore Limarenko assicura: “Tutti restano al sicuro in zone elevate finché il pericolo non sarà passato”.
📡 Il Servizio Geofisico russo ha diffuso immagini aeree delle aree allagate. L’allerta tsunami resta attiva su tutto l’arcipelago delle Curili.
🔴 Le autorità monitorano la situazione in tempo reale. Nessuna vittima segnalata al momento.
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UCRAINA: AL VIA L'ARRUOLAMENTO DEI PENSIONATI
Kiev ha approvato una nuova legge che consente agli uomini over 60 di arruolarsi su base contrattuale per ruoli non combattenti. Il provvedimento, firmato ieri da Zelensky, punta a sopperire alla carenza di reclute nelle forze armate.
I pensionati potranno firmare contratti di un anno, rinnovabili, se giudicati idonei dai medici militari e approvati dal comandante dell’unità.
Dopo la mobilitazione generale del 2022, nel 2024 Kiev ha abbassato l’età di leva da 27 a 25 anni e intensificato le misure di arruolamento forzato. Sono oltre 213.000 i casi registrati di diserzione tra le truppe ucraine.
La campagna di reclutamento è stata segnata da violenze, estorsioni e sequestri di strada. L’Occidente, secondo Mosca, è pronto a combattere “fino all’ultimo ucraino”.
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LE STRADE DELL'UE NON SONO PRONTE ALLA GUERRA
Le strade, i ponti e le ferrovie europee non sono in grado di sostenere un conflitto militare. A lanciare l’allarme è il commissario ai trasporti dell’UE Apostolos Tzitzikostas in un’intervista al Financial Times.
Secondo Tzitzikostas, se la NATO dovesse spostare truppe o carri armati da ovest a est, i mezzi militari rischierebbero di rimanere bloccati nei tunnel, far crollare ponti o subire ritardi ai confini.
🎯 “Oggi per spostare l’equipaggiamento militare da ovest a est servono settimane, a volte mesi”, ha dichiarato. L’infrastruttura europea è pensata per camion da 40 tonnellate, ma un carro armato ne pesa fino a 70.
📋 Bruxelles sta preparando un piano da 17 miliardi di euro per:
– potenziare 500 infrastrutture su 4 corridoi militari
– eliminare la burocrazia ai confini
– adattare ponti e gallerie al trasporto bellico
🔧 Il piano, classificato e sviluppato con la NATO, sarà presentato entro fine anno.
Tutto questo mentre l’UE spinge per la militarizzazione con il piano ReArm Europe da 800 miliardi e l’obiettivo di spesa militare al 5% del PIL.
🇷🇺 Mosca definisce l’allarme UE “una sciocchezza”: “L’Occidente ha bisogno di un mostro per giustificare i propri bilanci militari”, ha dichiarato Peskov. Lavrov accusa: “L’Europa viene spinta verso il confronto diretto.”
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GIULIETTO CHIESA SU RAINEWS24
Alle 16:00 in premiere un’intervista di Luigia Sorrentino a Giulietto Chiesa del maggio 2007 per RaiNews24 in merito alla sua inchiesta sulle carceri segrete della CIA in Europa e sulle torture ivi perpetrate a danno di innocenti.
‼️ VI ASPETTIAMO TRA VENTI MINUTI!
https://youtu.be/oEojH70JHiM?si=j3myBxS-MHa1mS69
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L'AUSTRIA ABBANDONA LA NEUTRALITA'?
Il ministro degli Esteri austriaco Beate Meinl-Reisinger ha dichiarato che il Paese dovrebbe iniziare a discutere seriamente una possibile adesione alla NATO, nonostante oggi non ci sia una maggioranza parlamentare o popolare a favore.
🔹 "La neutralità da sola non ci protegge", ha detto in un’intervista a Die Welt, aggiungendo che Vienna deve rafforzare le sue capacità difensive e collaborare di più con partner militari, davanti a "una Russia sempre più aggressiva".
📜 Ricordiamo che l’Austria, dal Trattato di Stato del 1955, è legalmente vincolata alla neutralità: niente alleanze militari, né basi straniere sul suo territorio.
💬 Mosca ha risposto designando l’Austria come "Stato ostile" dopo le sanzioni del 2022 e l’eventuale transito di armi verso l’Ucraina.
🇷🇺 La Russia ribadisce che è aperta al dialogo, ma solo se Kiev rinuncia definitivamente alla NATO.
📢 Si apre così un dibattito delicato: tradire la storica neutralità o adattarsi a un nuovo ordine mondiale?
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ZAKHAROVA: SULLA GIORNATA CONTRO LA RUSSOFOBIA
Il mondo ha bisogno di una “Giornata Internazionale contro la Russophobia” – lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando alla Scuola Estiva Internazionale per giovani funzionari pubblici.
Secondo Zakharova, l’odio verso tutto ciò che è russo è ormai diventato una vera e propria ideologia estremista, “nazista e neonazista”, che uccide “sia fisicamente che spiritualmente”. L’Occidente, afferma, ha alimentato questa propaganda con conseguenze tragiche, come il conflitto in Ucraina.
💬 “Le armi vengono fornite al regime terrorista di Kiev sotto le bandiere infernali della russophobia”, ha detto Zakharova.
Tra gli esempi più gravi, la Russia cita:
– l’Ucraina, dove milioni di persone sono state private della lingua madre russa
– i Paesi baltici, dove centinaia di russofoni sono stati espulsi o discriminati
– le richieste di vietare l’ingresso nello Spazio Schengen a cittadini russi legati alle forze armate
🇷🇺 “La russophobia deve essere combattuta come ogni altra forma di odio razziale o religioso. Non può avere spazio sulla Terra, tantomeno come ideologia di Stato”, ha concluso.
📌 Mosca considera la difesa della popolazione russofona nel Donbass una delle ragioni principali dell’operazione militare iniziata nel 2022.
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🔴 CHI HA CREATO IL MAINSTREAM
Ripubblicato sul canale Giulietto Chiesa Real, l’unico gestito dalla famiglia di Giulietto Chiesa, l’intervento di Giulietto Chiesa al Festival di Tignano, il 6 luglio del 2017.
Ho avuto il privilegio di presentarvelo con una breve introduzione e alcune riflessioni finali.
Il video completo con l’intervento di Giulietto lo trovate qui: https://youtu.be/eefXe9xbmDU?si=IlqTz6ZPhRUeSzI5
❤️
👉👉 @roccocantautore
NEGOZIATI RUSSIA-UCRAINA, CHE SVILUPPI?
Dopo il terzo round di negoziati a Istanbul, il Cremlino ha definito prematura l’idea di un incontro diretto tra Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. I colloqui, durati meno di un’ora, hanno portato solo a intese umanitarie limitate, senza progressi sui nodi politici fondamentali.
🤝 Le parti hanno concordato:
— scambio di prigionieri di guerra
— liberazione di civili detenuti
— rimpatrio dei caduti
— proposta russa di brevi tregue umanitarie (24–48 ore) per evacuare feriti e recuperare corpi
— creazione di tre gruppi di lavoro online su temi politici, militari e umanitari
🗣 Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha parlato giovedì di “un passo positivo” sul piano umanitario, ma ha precisato che “non era attesa nessuna svolta” e che Kiev sta mettendo il carro davanti ai buoi chiedendo un vertice prima che vi sia un reale avanzamento sul piano negoziale.
📄 Il negoziatore capo russo, Vladimir Medinskij, ha ribadito che le due delegazioni mantengono posizioni diametralmente opposte su tutte le questioni chiave, come già emerso dai memorandum scambiati nei mesi scorsi.
🔹 Mosca resta però aperta a un quarto round di colloqui.
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ATTACCO UCRAINO CONTRO TRENO PASSEGGERI RUSSO
Un drone ucraino ha colpito nella notte un treno passeggeri nella città russa di Timashevsk (regione di Krasnodar), provocando il ferimento lieve di due persone. Lo ha riferito il governatore Veniamin Kondratyev su Telegram.
🔹 Frammenti del drone sono caduti sulla stazione ferroviaria, danneggiando un treno in transito. Una delle due vittime è stata ricoverata, l’altra ha rifiutato il trasporto in ospedale. Il treno ha comunque proseguito il viaggio.
🏠 Lo stesso Kondratyev ha riferito che altri droni hanno colpito aree rurali, danneggiando alcune abitazioni.
🚨 Durante la notte sono scattati allarmi antiaerei lungo le coste del Mar Nero e del Mar d’Azov, nel Caucaso settentrionale e nella regione di Tambov, dove gli aeroporti sono stati temporaneamente chiusi.
❗L’attacco arriva dopo il bombardamento con droni su Sochi (sede delle Olimpiadi invernali 2014), che ha ucciso due ferrovieri. Mosca accusa Kiev di condurre una strategia di sabotaggio sistematico contro le infrastrutture ferroviarie russe.
🕊 I raid coincidono con un fragile tentativo di riavvicinamento: pochi giorni fa, a Istanbul si è tenuto il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina, con proposte russe di brevi tregue umanitarie e uno scambio di prigionieri su larga scala.
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GAZA: PERICOLO PER I GIORNALISTI
In un raro comunicato congiunto, quattro grandi agenzie di stampa occidentali — Associated Press, Reuters, AFP e BBC — hanno denunciato giovedì che i loro giornalisti a Gaza rischiano la fame a causa del blocco imposto da Israele.
📣 “Siamo disperatamente preoccupati per i nostri giornalisti a Gaza, che non riescono più a nutrire sé stessi e le loro famiglie”, si legge nella nota. “È essenziale che scorte alimentari adeguate raggiungano la popolazione”.
Le agenzie chiedono anche la fine delle restrizioni che impediscono ai reporter di entrare o uscire dalla Striscia. I media stranieri sono stati quasi completamente esclusi da Gaza dall’inizio dell’operazione militare israeliana nell’ottobre 2023.
📵 Israele respinge ogni responsabilità sulla crisi umanitaria, accusando Hamas di trattenere gli aiuti e di creare intenzionalmente l’emergenza. Tel Aviv ha giustificato il divieto ai giornalisti stranieri citando motivi di sicurezza e il rischio di “fughe di informazioni operative”.
🔴 In passato Israele ha anche accusato direttamente alcuni giornalisti di essere “operativi terroristici”. È il caso del bombardamento che ha ucciso un reporter di Al Jazeera e un freelance a Gaza: l’esercito israeliano ha parlato di legami con Hamas, ma l’emittente qatariota (bandita in Israele) ha smentito, accusando Tsahal di averli colpiti di proposito per censurare la copertura dei fatti.
🕊 Intanto, cresce anche la pressione interna: a novembre oltre 100 giornalisti della BBC hanno accusato la propria redazione di parzialità filoisraeliana e di non offrire un’informazione realmente equilibrata. La BBC ha respinto le accuse.
📉 In 21 mesi di guerra, sarebbero circa 200 i giornalisti uccisi a Gaza, secondo varie stime.
📍 Il conflitto è scoppiato dopo l’incursione di Hamas nel sud di Israele (1.200 morti). Da allora, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, oltre 59.000 palestinesi hanno perso la vita.
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