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Sara Reginella - Canale ufficiale

Io me li vedo quelli dei partiti di Meloni e Schlein, all'Europarlamento, prima di votare compatti, che si domandano: "Ma in fondo, tutti 'sti soldi del pnrr e dei fondi di coesione per le politiche sociali, non è meglio che li diamo alle industrie che fanno armi, per inviarne altre all'Ucraina? Tanto, in Italia, che ci dobbiamo fare?".
Boh, che ci dobbiamo fare noi con tutti 'sti soldi?
Niente, assolutamente niente.

E così, a distanza di pochi giorni, Elly Schlein si affretta a dichiarare a Repubblica: "Pronti a dare una mano, spostare fondi del Pnrr sulla messa in sicurezza del territorio".
Sì, va be'. Dopo questa uscita, ci sentiamo rassicurati. Siamo ansiosi di vedere come va a finire.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Ed ecco a voi, il corteo dell'imperatrice Teodora, Basilica di San Vitale - Ravenna.
Seguono immagini di dignitari al corteo dell'Imperatore Vladimiro Zelensky.
La composizione è paratattica e il posizionamento frontale con cui sono disposti i dignitari della NATO appare ieratico, come se costoro dovessero ispirare, unitamente al proprio imperatore, un senso di devozione e sacralità.
Nonostante l'attenta e studiata caratterizzazione delle immagini che si sviluppano su ritmi regolari e fissi, in scene costruite all’interno di rigidi spazi rettangolari, va notato che ad alcuni miscredenti, tali fotografie, anziché devozione, ispirano repulsione.
A differenza dell'arte bizantina.

Dal mondo dell'arte al servizio della propaganda di guerr4, è tutto.
@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Ancona, verso il ballottaggio tra candidato di centro destra e candidata di centro sinistra per le comunali.
Appurato che i partiti che i due candidati rappresentano, si sono mostrati compatti il 9 maggio, all’Europarlamento, circa la proposta di usare i fondi del pnrr e dei programmi di spesa sociale, per nuove armi all'Ucraina, c'è da domandarsi: chi dei due candidati garantirà la tradizione del mercatino natalizio e della ruota panoramica in piazza Cavour, avviata dalla precedente amministrazione comunale?
Domande struggenti, che non avranno risposta prima del 29 maggio, all'esito del ballottaggio.

Altri esseri umani, nel frattempo, continueranno a morire, gelandosi nel terreno d'inverno e riempiendosi di mosche d'estate.
Di ciò, si abbia il coraggio di dirlo, non frega niente quasi a nessuno.

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Secondo i media, questa guerra, che dura da nove anni, ha la stessa stagionatura del grana padano: 15 mesi.
Siamo a un punto di non ritorno, precipitati ai tempi oscurantisti dei cinegiornali dell'Istituto Luce.
Mostrarsi moderati e tolleranti verso un sistema ingiusto che, oltre a mentire, reprime ogni forma di dissenso e pensiero divergente, è l'errore più grande che si possa fare.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

L'intervento del fisico e saggista Carlo Rovelli al salone del libro di Francoforte, è stato cancellato dopo che lo stesso si è schierato pubblicamente contro l'invio di armi, criticando il ministro della difesa.
Di nuovo, la cultura si piega ai voleri di politiche di guerra.
Ora, una domanda: quand'è che la facciamo questa rivoluzione? Perché avrei bisogno di calendarizzare e dare per tempo le date alla mia cat sitter, in modo da tenermi libera.
Fate sapere.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti".

Antonio Gramsci, febbraio 1917.

Parole forti, ma che aiutano a mantenere la linea, nei momenti più difficili.
Vi aspetto domenica alla manifestazione in memoria di Decio Filipponi e dei partigiani di Piobbico.
Ringrazio ANPI Sarnano e il suo presidente Simone Valli per avermi invitata.
Di seguito, il volantino.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Dieci cose che capisci dell'Italia e del trasporto ferroviario, viaggiando in treno:
1-il popolo sta nei regionali
2-nelle frecce quelli del pd
3-al vagone 2 del regionale chiamano sempre la polfer
4-al vagone 2 di Italo, no
5-se qualcuno litiga al telefono, tra vicini di posto scatta ancora la gara di solidarietà
6-in testa al treno è quasi sempre mezzo vuoto: nei regionali, io sto fissa lì
7-quelli col computer aperto sul tavolinetto potrebbero lavorare, ma competiamo solo su chi dorme di più
8-le bandiere del Napoli sui balconi danno più gioia delle bandiere della pace, le proporrei ai pacifisti per i prossimi cortei
9-a Milano, in molti mostrano di lavorare duro
10-ad Ancona, proprio no.

E niente, sono tornata ad Ancona.
Ciao.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Questo fatto dei sudditi che festeggiano con tanto di super concertone il proprio re, mentre Julian Assange schiatta nelle galere di sua maestà, mi sta devastando.
Ma, avendo perso quasi tutte le parole al sol pensiero dell'arrivo della coppia di pacifiste con l'elmetto Meloni - Schlein ad Ancona (la mia città), muta sono stata e muta resterò.
Non esiste alcuna libertà, se non quella di acclamare i propri simulacri.
Adios.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Ci mancavano i droni contro il Cremlino.
Eh sì, brutta la guerra, ma come si sarebbe potuta evitare?
Analizziamo, ora, il progetto di pace secondo l'Occidente e la NATO, dal 2014 a oggi:

-attuazione di un regime change in Ucraina, attraverso un golpe agito con manovalanza ne0n4-zista, e fatto passare per rivoluzione fricchettona;
-inizio di un'operazione anti terrorismo (aprile 2014) da parte del governo di Kiev, contro la parte dell'Ucraina, il Donbass, che si oppone al golpe;
-censura, in tutto l'Occidente, dei bombardamenti dell'aviazione ucraina contro il Donbass (estate 2014);
-riduzione di otto anni di guerra fantasma a una scaramuccia di poco conto;
-bando a tutti i partiti ucraini che si oppongono: dal 2015 a oggi, tutte le forze di opposizione e di sinistra, in Ucraina, sono state bandite;
-persecuzione da parte del governo di Kiev verso intellettuali, attivisti, politici e dissidenti;
-divieto dell'uso della lingua russa a tutti i russofoni che vivono in Ucraina (come se a noi che parliamo italiano, ci chiedessero, da un giorno all'altro, di parlare il portoghese);
-libertà d'azione a gruppi della destra più nera come Pravy Sektor o S14 (quest'ultimo, a "pattugliamento" della città di Kiev, ce lo ricordiamo, ad esempio, per le sue gesta durante il pogrom contro il campo rom di Lysa Hora nel 2018);
-integrazione dei gruppi ne0nazist1 nell'esercito regolare di Kiev con creazione di battaglioni punitivi come Aidar, Donbass, Azov;
-censura totalitaria, sia in Ucraina che in Europa, attraverso il divieto di accesso a tutti i media che mostrino i crimini commessi dalla NATO e dall'esercito di Kiev contro la popolazione del Donbass;
-ridefinizione mediatica di gruppi ne0nazist1 come gruppi di "bravi ragazzi" (Gramellini, non dimenticheremo mai il tuo contributo alla causa);
-riscrizione della storia anche attraverso la ridefinizione della strage n40zista di Odessa come incendio (grazie Wikipedia);
-intimidazione verso politici, giornalisti e intellettuali attraverso la pubblicazione di liste di proscrizione (Myrotvorests per l'Ucraina, Copasir per l'Italia);
-riscrizione della realtà con occultamento dei crimini commessi dalla NATO, mostrando ogni bombardamento contro obiettivi civili, come opera del nemico;
-diffusione continua di fake-news fantasmagoriche, per alimentare odio e paura: dalle deportazioni mai esistite agli stupr1 di neonati, ad opera del nemico;
-distruzione dell'economia europea attraverso l'imposizione di sanzioni e distruzione di rapporti con partner economici vantaggiosi;
-incremento dell'odio per il nemico anche attraverso la discriminazione di artisti e sportivi di nazionalità "nemica";
-attività terroristic4 e attentati contro le città del nemico: da Mosca a SanPiter fino a Belgorod;
-utilizzo del fact-checking per bollare come disinformazione ogni voce dissidente (non scorderemo mai David Puente contro il premio pulitzer Seymur Hersh, in merito all'inchiesta sull'attentato al Nordstream);
-obiettivi finalizzati a ulteriore espansionismo militare con creazione di basi in Ucraina e missili puntati su Mosca, con sconquasso totale degli equilibri geopolitici, attraverso i quali si sarebbe potuta garantire la pace.
In tutto questo: organizzazioni non governative per la tutela dei diritti umani, complessivamente non pervenute.

Lo ripeto, se a gennaio 2022, quando la Russia chiedeva garanzie sulla fine dell'attività militare della NATO ai suoi confini, vi fossero state rassicurazioni, non sarebbe iniziata l'operazione a difesa dei territori russofoni del Donbass e tutto questo si sarebbe evitato.

Zelensky fu votato dal popolo ucraino, perché nel suo programma politico aveva pianificato un progetto di distensione e dialogo nei confronti del Donbass e della Russia. Ora, è ostaggio di un manipolo di folli.
Questa è l'Ucraina, ma l'Italia non se la passa meglio, ostaggio a sua volta della NATO, attraverso il servilismo di politici, in primis le due smaliziate guerrafondaie che ci stanno portando simpaticamente al macello.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

"La working class riparta da Vogue".
E con questa, termino il ciclo di post sulle battaglie per il diritto alla moda.

Buon primo maggio a chi lotta davvero.

Foto di Lewis Hine.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

“Lasciatemi dire, a costo di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore”.
Che Guevara

Aspettando il 1° maggio, il mio contributo.
E buona domenica.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Chissà che colori aveva consigliato a Elly Schlein, la consulente d'immagine esperta in armocromia, il giorno in cui la sua cliente votava per l'invio di armi all'Ucraina. Ce lo stiamo domandando tutti da 'sta mattina.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Felice di celebrare il 25 aprile al Falkatraz Festival.
Vi aspetto al Parco Kennedy a Falconara, a due passi dalla raffineria: tanti ospiti e boccate d'idrocarburi per tutti.
Un saluto speciale ai mistificatori che domani canteranno Bella ciao da un lato, e sosterranno un Governo che ha bandito tutti i partiti dei lavoratori e di sinistra dall'altro.
La Storia non vi assolverà.

@sarareginella

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Sara Reginella - Canale ufficiale

D'estate, in campagna, con gli amici, avevamo preso l'abitudine di andare nei pressi dell'autostrada, in un terreno dove raccoglievamo tocchi di argilla, che poi usavamo per creare improbabili contenitori. A dieci anni, nessuno fumava, ma i posacenere sbilenchi erano la nostra specialità.
Vi fu un periodo, all'epoca, in cui la nonna di uno dei ragazzini cominciò a parlarci di Evaluna, la cagna nera che girava libera per quelle campagne: "Se voialtri non ste' attenti, quella ve 'mazza"; è così che ci metteva in guardia, senza girarci troppo intorno.
Percorrevamo le stradelle in direzione della melma, pensando sempre a lei. Le rane vicino all'autostrada gracidavano incazzate, sentendoci passare. Noi scherzavamo, ma in cuor nostro eravamo tesi.
Un giorno, la incontrammo davvero. Fu l'unica volta. Nel mio ricordo deformato dalla paura, era alta e con le zampe lunghe.
Intorno a lei, la cucciolata. Rimanemmo immobili. Distolsi lo sguardo dai suoi occhi, restammo in silenzio, lasciandoci fissare. Non rammento se la nonna ci avesse avvertito di non correre in sua presenza, o se il rimanere impassibili come i posacenere essiccati, fu una nostra reazione istintiva, ma funzionò e nessuno di noi, tentando la fuga, divenne preda. Lei se ne andò, noi tornammo a casa carichi di argilla.

La natura, nella sua essenza più pura, ha lo sguardo di Evaluna.

Nonostante il dolore per un uomo che è morto in modo atroce, trovo orribile che una creatura, trattata ingiustamente da "criminale", rischi di essere sacrificata, dopo che il suo habitat è stato usato come una pista di atletica.

Condivido, dunque, le parole del presidente della LAV, che propone la messa in protezione dell'orsa in un rifugio in Germania; non una galera, ma un luogo naturale dove sarebbe rispettata. LAV propone anche l'instaurazione di cassonetti anti orsi, poiché i rifiuti li attirano, per tener lontani gli animali dai centri urbani, e il divieto di accesso agli umani in alcune aree boschive, in determinati periodi dell'anno in cui vi sono i cuccioli.
Se gli orsi ora sono troppi, non deve pagare mamma orsa per un progetto di ripopolamento voluto dall'UE, che è chiaramente sfuggito di mano.
Servono soluzioni, ma soluzioni etiche.

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"Agnello di Dio che togli i peccati del mondo".
Eccone uno, o forse due, venuti alla luce anni fa, nei pressi del poligono Interforze di Salto di Quirra, poligono che fa capo alle forze armate italiane, in cui esplosero munizioni a uranio impoverito.
Mentre l'Italia invia carri armati, l'Inghilterra invia armi a uranio impoverito, che provocheranno tumori e danni seri nel popolo per generazioni, come accade in Iraq e in Serbia, paesi vittime di bombardamenti a uranio.

Non è da escludere che uno degli obiettivi sia quello di voler usare l'Ucraina, come terra per smaltire gli scarti radioattivi delle centrali nucleari.
Dall'Italia all'Ucraina, siamo noi gli agnelli sacrificali.

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Al quinto anno delle superiori, quelli della mia annata furono i primi a sperimentare gli effetti della Riforma Gelmini, che prevedeva una serie di idiozie, tra le quali l'accumulo di crediti formativi. Docenti a cui non era mai fregato nulla di noi, avevano, così, iniziato a chiederci se facessimo teatro, sport, volontariato, scout o se studiassimo uno strumento musicale.
Io non facevo nulla.
"Neanche la pallavolo?" mi chiedevano alcune prof.
No, io ero troppo incazzata per dedicarmi a qualcosa. Ascoltavo musica. E leggevo. Per i fatti miei. Quindi non valeva.
"Ma tutte le femmine fanno la pallavolo!".
E io no. Oltre a odiare l'ora di ginnastica, non ci pensavo lontanamente a passare i pomeriggi rinchiusa in qualche stanzone con gente urlante.
"E scout?".
Men che meno volevo sentire urlare o cantare all'aria aperta.
Non appartenevo a nessun settore della società civile, pertanto, secondo Maria Stella Gelmini, la mia crescita umana, civile e culturale era tendente allo zero.
Per alzare la media, nel mio caso c'era una sola opzione: studiare.
Iniziai a radunare il materiale per la "tesina". Volevo che fosse un'opera punk e scelsi come tema "le catastrofi". Mentre riflettevo sugli autori, da Lucrezio a Goya, comunicai alla "consulta" la mia scelta di portare anche Pier Paolo Pasolini.
"Non è possibile" fu la risposta che mi fu data.
"Mi interessa".
"Non è stato neanche spiegato".
"Ma io lo voglio portare, è nel programma, me lo studio da sola".
"No".
"Perché?".
Restai immobile, in attesa delle motivazioni della sentenza.
"No, perché era omosessuale e comunista. E infatti l'hanno ammazzato".
Rimasi gelata da questa frase senza alcun nesso logico. Mi furono realmente dette queste parole, nel corridoio, davanti alla porta della mia aula, vicino all'ufficio della presidenza.

Sono passati ventiquattro anni, da allora. Oggi, 17 maggio, si festeggia la giornata mondiale contro l'omolesbobitransfobia. Di passi in avanti se ne sono fatti, ma il percorso è ancora in salita.

Ad ogni modo, da quel giorno, Pasolini, il non conforme, è rimasto dentro di me.

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"La speranza è una trappola. Una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa. Sì, siete dei precari, ma tanto fra due o tre mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza». Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda".
"E come finisce questo film, Maestro?".
"Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecento anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice, è doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora, che è dove sta andando, ormai da tre generazioni".

Queste le parole del grande Mario Monicelli, nella sua ultima intervista.
Monicelli nacque il 16 maggio 1915, suo è il capolavoro "Un borghese piccolo piccolo", uno dei film che più amo.
Sua è anche la frase: "Chi ride, ruba alla morte".
Nulla di più vero.
Mentre intorno tutto muore, lasciamoci ispirare dalle sue parole rivoluzionarie.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.
(Giuseppe Ungaretti)

Uno scatto, ieri, alla manifestazione in memoria di Decio Filipponi e dei partigiani di Piobbico.

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Il mio tributo per l'arrivo in Italia del presidente del paese in cui gli oppositori politici sono schedati e perseguitati e in cui tutti i partiti di sinistra e dei lavori sono stati banditi, dal 2014 a oggi.

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Il mio intervento di ieri sera a Visione tv, dal titolo "Anonima omicidi".
Ci ho tenuto a ricordare che sulla lista Myrotvorets, voluta dall'ex consigliere del ministero degli interni ucraino, quando noi "criminali" schedati crepiamo, sulla nostra foto scrivono direttamente "eliminato".
Lo hanno scritto sulla foto del reporter italiano Andy Rocchelli, ucciso nove anni fa, così come sull'immagine di Олексій Журавко, rifugiato politico ucraino, che intervistai anni fa, a Mosca. Morto questa estate sotto un bombardamento, nel suo caso, hanno persino inserito la foto del corpo martoriato, sotto un velo di pixel.
Il link all'intera puntata è nei commenti.

p.s.: per sdrammatizzare, quella cosina alla mia destra che si muove dal minuto 00:01:10 è uno dei miei gatti, finito inavvertitamente sotto l'occhio della webcam.

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Su questo nastro, in questi giorni, è stato scritto di tutto: che è simbolo dell'invasione, simbolo di belligeranza, simbolo del male.
No. Il nastro di San Giorgio è il simbolo della vittoria sul nazi-fascismo che si commemora, nei paesi ex sovietici, il 9 maggio.
Coloro che mistificano il significato reale di questo nastro, stanno miseramente tentando di riscrivere la storia, svuotandone i simboli del proprio significato.
Di questi tempi, non è una novità.

In ricordo del sacrificio di quasi 27 milioni di morti dell'Unione Sovietica, mentre la voce dell' alto parlante, in treno, mi augura furbescamente "buona festa dell'Europa", io vi auguro buon 9 maggio, c днём победы!

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Ho letto che, dopo tutte queste presunte apparizioni mariane, in Vaticano è nata la task force anti-bufale, poiché la Santa sede non ne può più della veggente di Trevignano.
Una sorta di Open che smaschera le fake-news sulla Madonna. Ok.
Noi invece, sui social, ci teniamo le apparizioni di David Puente.
Non se ne viene fuori.

Italiani, popoli di santi, poeti, navigatori e: fact-checker.

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In esclusiva, una mia intervista per @lantidiplomatico rilasciatami a Lugansk da Alexey Albu, uno dei sopravvissuti al massacro di Odessa.
Se il 2 maggio di nove anni fa, Alexey è sopravvissuto alla strage nella Casa dei sindacati, è perché la polizia lo protesse con gli scudi, mentre dei bravi ragazzi lo prendevano a sprangate, rompendogli il cranio; lo spiega nell'intervista.
Per chi volesse approfondire con immagini video sulla mattanza, segnalo il mio penultimo documentario sul conflitto, le immagini sui fatti di Odessa sono dal minuto 17:32, unitamente a un'intervista che feci a un altro sopravvissuto, Igor Nemudorok.

Link intervista Alexey Albu: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-2_maggio_massacro_di_odessa_lucraina_sta_diffondendo_diversi_miti_su_quel_terribile_giorno__testimonianza_esclusiva/45289_49526/?fbclid=IwAR2r8h5wHy4Wij1OQPJAdsEXOb_Nb6aOJlPLNC-csPHW4lhl2SrI3_ztfXE

Link al documentario "Start Up a War":https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-start_up_a_war_come__nata_veramente_9_anni_fa_la_guerra_in_ucraina/45289_48850/

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Post a "risposta aperta".
E anche Pupo se l'è fatta sotto.
Dopo aver campato una vita, vendendo dischi in Russia, s'è spaventato all'idea di far da giurato al festival della canzone di Yalta: se fosse andato, poi in Italia, un palco non l'avrebbe più visto neanche alla sagra del cornuto.
In un sistema democratico, gli artisti si unirebbero per gridare: no alla guerra.
In una colonia come l'Italia, invece, per non restare disoccupati si adopera spesso l'autocensura. In altri casi, ci si prodiga direttamente nel vendere il conflitto, leccando le bandiere giuste, in stile Maneskin.
Ora, vorrei provare a fare una lista degli artisti realmente ribelli che non si sottomettono ai diktat di Washington e denunciano i crimini e la belligeranza della NATO.
Inizio io: Roger Waters. So che è difficile, ma se vi viene in mente qualcuno, scrivete.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Felice nonsense a tutti.
Conversazione tipo tra Elly S. e la sua consulente d'immagine - armocromista:

-Si tolga questo eskimo, Elly.
-Perché?
-Perché fa caldo e con l'eskimo ha già votato a gennaio per l'invio di armi.
-Embe'?
-Ora non le serve più, questo look da centro sociale serviva per il decreto armi, ora indossi: trench primaverile blu.
-E l'eskimo?
-È verde.
-Blu.
-Elly, l'eskimo non è blu, non le serve, al prossimo decreto armi, lei indosserà un parka cammello con stivaletti in pelle nera.
-Quando?
-Quando voterà per altre armi e le chiederanno, in parallelo, di suonare "Give peace a chance" di John Lennon.
-E "Imagine"?
-Elly, "Imagine" l'ha già suonata per lo scorso invio di armi.
-Ancora.
-No. Basta suonare. Il popolo ha abboccato. Ora indossi il blu.
-Parka.
-Il parka non è blu, è cammello.
-Cammello.
-Cammello è marrone.
-No.
-Sì.
-Eh?
-Eh? Eh? Eh? Antani! Come se fosse Antani, oggi blu, blu, trench blu, anche per il direttore, Elly, si infili 'sto trench!

Dunque, schieriamoci per la pace, affinché entrambe le parti si fermino: qui tra un servizio di Vogue e l'altro, finiamo in terza g. mondiale, tutti.

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Una donna della resistenza, in un mio scatto di qualche anno fa.
Lugansk, guerra fantasma, maggio 2016.

Buona Liberazione.

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Il genio è per l'1% ispirazione, per il 99%: capacità di non farsi trascinare dalle provocazione sui social.
Thomas Edison.

Forse non l'ha detta proprio così...

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Le interviste AntiDiplomatiche.
Sbam!

Dalla Serbia all'Iraq fino all'Ucraina, la storia delle nanoparticelle più amate dal mainstream: quelle a uranio impoverito.
Ne parlo con Emanuele Lepore dell'Associazione "Vittime dell'uranio impoverito", nel mio nuovo format per @lantidiplomatico
Di seguito il trailer della prima puntata, disponibile per gli abbonati da venerdì.

Link:
Come abbonarsi: https://www.youtube.com/watch?v=lKV0Ta3ZClI
Link trailer: https://www.youtube.com/watch?v=_aLMfSXUhmQ

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Sara Reginella - Canale ufficiale

Buona Pasqua agli amici ortodossi.

Non ho mai capito perché nel mondo russo, la torta pasquale sia così simile a quella che facciamo in Italia. Non mi riferisco alla colomba, ma a questo dolce con la glassa e i corallini. La versione diffusa in alcune zone dell'entroterra marchigiano ha sapore e aspetto identici alla versione che mangiai per la prima volta a Lugansk, otto anni fa.

Vogliono dividerci, alimentando odio e mandando decine di carri armati da Udine all'Ucraina. Ma noi non dobbiamo permetterlo.
Il cuore del popolo italiano resterà unito al cuore del popolo russo.
Questa è la Pasqua, anche per chi non crede.

@sarareginella

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