Il 22 giugno 1941 aveva inizio l'operazione Barbarossa. Ma non se ne ricorda quasi nessuno.
Oggi, molti grandi intellettuali sono presi da altro. E così nel mondo dell'arte, dello sport e dell'economia tutto ciò che è russo o di derivazione sovietica viene bandito, in nome dell'odio.
Ma, quando mi si chiede di odiare, io per dispetto amo (semicit.). E quando la maggioranza va in una direzione, io scelgo quella opposta.
Sotto, il link a un live dei CCCP di un'epoca in cui gli artisti, in Italia, non si calavano ancora le braghe: A Ja Ljublju SSSR!
https://www.youtube.com/watch?v=x1VwEHtf2XM
@sarareginella
Ieri, ho trascorso una giornata a documentare l'attività delle brigantesse e dei briganti delle Brigate di Solidarietà Attiva.
Emotivamente, è stata un'esperienza talmente ricca, che quando durante la bella serata al CSA Spartaco, tracciavo dei parallelismi tra catastrofi come guerra e alluvione, un po' mi ha tremato la voce: stavo riflettendo sulla capacità delle persone di fare rete, divenire un tutto interconnesso che si unisce e dona, senza aspettarsi nulla in cambio.
Diverse aree sono ancora in emergenza, per questo invito a donare per sostenere l'opera di volontariato delle B.S.A., a favore delle popolazioni alluvionate dell'Emilia Romagna.
Non avete idea di quello che stanno facendo.
Grazie a chiunque vorrà donare: "dal popolo, per il popolo".
Iban: IT26X0847469780000000I08627
@sarareginella
Casa Rossa.
Milano. 17 giugno 2023.
Tra le novità inserite dagli ultimi governi, vorrei ricordare alcune tra le più importanti:
1)il bonus psicologico
2)il bonus ristrutturazione
3)l'ingresso in quella che si prefigura divenire la Terza guerra mondiale.
Del punto tre ho parlato abbastanza.
Il punto due, invece, nel mio caso si collega direttamente al punto uno: ho lo studio davanti a dei palazzi e, due su tre, hanno subito ristrutturazioni di facciata. Questo ha comportato che per lunghi periodi, la mia attività si è svolta tra rumore di trapani alternati a parolacce e bestemmie varie, profuse da chi lavorava sulle impalcature.
Durante le terapie, bestemmia dopo bestemmia, vedevo l'orrore palesarsi nei volti di alcuni di coloro che chiedevano il mio supporto.
Così un giorno, sono andata a parlare coi muratori di uno dei due palazzi, ho detto che capivo lo stress, ma le persone che vengono da me, che ho lo studio proprio lì "cercano uno spazio accogliente, non un luogo in cui, al termine della terapia, escono più incazzate di prima". Ok trapanare duro, però la coprolalia, anche no.
"Ma rientra nel nostro modo di lavorare" è stata la candida risposta del boss, a tutela del suo team.
E certo, se no il team come se sfoga?
Nel mentre, guardo il numero nell'insegna dei lavori e il buon uomo fa un sorriso, il cui sotto testo è una cosa del tipo: "Se poi chiami a quel numero per lamentarti, ti risponde la segretaria: mia moglie".
Col tempo, i lavori sono terminati e le facciate tirate a lucido a suon di imprecazioni, cui si faceva sempre meno caso, sono eccellenti.
M'ero quasi dimenticata di questa esperienza. Ma ora che torna l'estate e finalmente si riaprono le finestre... sono comparse di nuovo le impalcature: al terzo palazzo.
E sono ripartiti i lavori. Ok.
AAA cercasi studio in aperta campagna.
Ma tanto, il punto tre vanificherà, in parte, gli effetti dei punti uno e due, quindi, chi me lo fa fare di traslocare adesso?
Ho capito, resto qui.
@sarareginella
"Le stanze di Altea", il mio corto a tema "catastrofi e pandemia", uscito con un certo tempismo nei giorni in cui si smetteva istantaneamente di parlare di c0vid e si iniziava a parlare di guerra, è stato selezionato al South Italy Film Festival e al Festival del cinema di Senigallia.
Ringrazio Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission per il supporto fornito quest'opera distopica, ma neanche troppo.
A breve, info sull'uscita del nuovo documentario sul conflitto ucraino e l'inizio delle riprese di una nuova opera. Quest'ultima sarà girata nelle Marche e realizzata sempre col supporto di Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission.
@sarareginella
Lara, una mia cara lettrice, mi segnala che, tra le novità esposte nella zona salotto di Polo del '900 a Torino, "Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa" sta nello stesso piano con Zelensky. Quello che ha messo al bando tutti i partiti di sinistra.
Non so cosa vadano dicendosi, ma non vorrei essere al posto di David Sassoli.
'notte.
@sarareginella
La prossima settimana sarò in ottima compagnia.
Venerdì 16 giugno, alla Festa Rossa organizzata dal PCI di Ancona, interverrò con Antonio Di Stasi, Emiliano Alessandroni e Roberta Coletta, insieme parleremo di violazioni della Costituzione e del conflitto ucraino, anche all'interno del contesto internazionale, con Mark Bernardini in collegamento da Mosca.
Sabato 17 giugno, sarò ospite alla Casa Rossa di Milano con Francesco Maringò e Andrea Lucidi, quest'ultimo in collegamento dal Donbass, per parlare di neonazismo, di come la NATO abbia contribuito a scatenare il conflitto e di come i paesi BRICS, di base, se la ridano per le nostre politiche da suicidio.
Dunque, se siete a Milano o ad Ancona, veniteci a trovare, saranno momenti di scambio, confronto, informazione e dibattito politico per dire insieme: no alla guerra.
Entrambi gli eventi iniziano alle 18:00.
Ringrazio la Casa Rossa, il Comitato contro la guerra Milano e il PCI sezione di Ancona.
@sarareginella
“Baizuo” è il neologismo con cui in Cina indicano la cosiddetta “sinistra liberale”, quella sensibile ai soli diritti civili individuali, nel totale disinteresse per quelli sociali.
Per evitare di fare lo stesso errore della sinistra liberale, concentrandosi solo su una tipologia di diritti, occorrerebbe prendere atto del fatto che le battaglie per i diritti civili non sono necessariamente "roba da sinistra liberale". Tutt'altro.
Martin Luther King, la più grande icona del movimento per i diritti civili degli afroamericani, oggi sarebbe considerato da alcuni un "liberal petaloso".
Ma chiariamo due punti importanti:
-è noto come tecniche quali quella del pinkwashing o del greenwashing possano essere utilizzate come strumento per colpire determinati popoli, una maschera "democratica" per deviare l'attenzione dalle peggiori azioni con cui si conducono guerre e si opprimono popolazioni;
-è altresì noto come determinate battaglie per i diritti civili siano usate come "cavalli di Troia" per effettuare ingerenze in paesi non affini al blocco atlantista. Chi segue i miei canali, di norma, conosce bene il ruolo intrusivo di molte ONG e organizzazioni fintamente "filantrope".
Alla luce di ciò, e se si ritiene che le battaglie per i diritti civili siano strumentalizzabili, in un sistema liberista, per portare all'eliminazione delle lotte per i diritti sociali, a maggior ragione, occorrerebbe riabbracciarle, per evitare che ciò accada.
Se anziché scindere, si iniziasse, dove necessario, a integrare, ne gioverebbe l'intera umanità. Certo è che integrare è oneroso, in quanto richiede pazienza, studio, disciplina e, soprattutto, capacità di ascolto.
Un inciso: mi dicono che se sei vittima discriminazione, è solo perché sei nella povertà. Non sempre è così.
Ebrei, zingari e omosessuali non furono rinchiusi nei campi di concentramento perché poveri. I popoli slavi non furono considerati da Hitler degli "untermensch", cioè dei "subumani", perché indigenti.
Dai tempi dell'operazione Barbarossa a quelli del conflitto in Donbass, sono tanti i motivi per cui si è potuto divenire vittima di discriminazione.
Ma la povertà non può essere l'unica chiave di lettura. La povertà, ad esempio, non c'entra nulla con le discriminazioni di cui sono oggetto, oggi, esponenti del mondo dello sport, dell'arte o della musica russa, esclusi da festival e competizioni internazionali. Così come non c'entra nulla con il fatto che l'omosessualità sia considerata illegale in diversi paesi del mondo. Potrei proseguire con diversi esempi, ma mi fermo.
Concludo: se qualcuno viene discriminato o oppresso, è anche un mio problema. Se resto in silenzio, sono complice.
Se non si inizia ad integrare ma ci si continua a dividere, il processo per un cambiamento rivoluzionario per rendere questo pianeta un luogo più giusto, resta e resterà lontano.
@sarareginella
Un breve estratto dal mio intervento di ieri, con l'invito a schierarsi contro l'invio di armi.
Sotto la bandiera partigiana ad Ancona, 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana.
Di seguito, i link per firmare a entrambi i referendum.
@sarareginella
-Referendum Pennetta: https://referendumripudialaguerra.it/
-Referendum Mattei: https://generazionifuture.org/il.../mappa-banchetti/
Dopo gli scontri di questi giorni in Kosovo, non poteva mancare la mia intervista antidiplomatica che ripercorresse la genesi del conflitto jugoslavo e i legami con la questione ucraina.
Grazie a un'analisi fatta da Andrea Martocchia, segretario del Coordinamento nazionale Jugoslavia, viene messo in luce come la NATO destabilizzò i Balcani. Gli effetti e le ripercussioni si sentono anche oggi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=7dzZ4SbQzcQ
Versione completa, per gli abbonati del canale YouTube de @lantidiplomatico (clicka qui: https://www.youtube.com/watch?v=WIT7CZGGN4w )
@sarareginella
Oggi sono stata chiamata al ballottaggio per salvare la mia città dalle forze del male.
In pratica dovevo scegliere se votare il sindaco di un partito guerrafondaio di destra o la sindaca di un partito guerrafondaio di destra, ma a sinistra.
Fico. Ora, nulla sarà più come prima.
@sarareginella
Io dico che, in generale, non siamo pronti per la terza guerra mondiale.
Da oggi, a casa mia è saltata inspiegabilmente la corrente (non per problemi al contatore né per mancati pagamenti). Non è ancora chiara la causa.
Faccio tutto a rallentare perché non trovo quasi niente.
Ripenso alle giornate che ho trascorso a Donetsk senz'acqua. O a quel che passano in Emilia Romagna.
Ora qui, c'è rimasto il lumino del cellulare.
Effetto guerra. Buio. Reset. Mentalmente, non opporre resistenza.
@sarareginella
Una donna vestita coi colori della bandiera ucraina, ride cospargendosi il corpo di sangue finto, sul red carpet di Cannes.
Roba da show ematico in stile veggente di Trevignano.
Nel 1973 Gina Pane, artista che amo, nella sua "Azione sentimentale", usava sangue vero, il suo.
Nessun sacrificio, oggi, nessuna catarsi, nessun sentimento o atto d'amore, nessun rispetto, nessun dolore.
Tutto finto. Come il periodo che viviamo.
Solo i morti sono veri.
@sarareginella
Si allunga la lista dei bravi ragazzi: Stepan Bandera non è più considerato un cr1minale n4zista. Lo ha decretato Wikipedia, modificandone la pagina.
In questo clima da Terzo Reich, ci aspettiamo che a breve assurga al ruolo di nuovo Martin Luther King.
Prima che si arrivi al rogo dei libri, suggerisco la lettura del volume -segnalato ieri da Andrea Lucidi, nel suo canale- "Stepan Bandera. The life and afterlife of a Ukrainian nationalist. Fascism, genocide and cult" di Grzegorz Rossolinski Liebe, docente alla Freie Universität di Berlino (2012).
@sarareginella
Quel che accade in Emilia Romagna è terribile, 14 morti, quasi 28 mila evacuati, una tragedia immane sia per gli umani sia per gli animali, per cui non possiamo che essere solidali e unirci al dolore.
Però, una cosa la devo dire.
Non è che tutti quei maiali d'allevamento che sono stati messi in salvo, facessero 'sta gran bella vita, prima di essere travolti dall'acqua.
Per molti di loro, morire annegati sarebbe stata una liberazione.
....
Previsione caduta follower dopo questo post: circa 3000 contatti.
Livello stimato di indignazione: 80%.
Probabilità che mi si risponda: "allora mangia la pizza coi grilli": 100%
@sarareginella
Sull'uso del linguaggio.
Vedo rilanciata nel web la seguente frase attribuita a Zerocalcare: "C'è una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire".
A me "titolo" è una parola che non piace molto.
Con quale "titolo" gente come Rosa Park, Che Guevara, Martin Luther King o Julian Assange ha scosso il mondo?
Ecco alcune frasi per leader titolati:
"Assange aveva il titolo per lottare per la libertà d'informazione" - "Che Guevara aveva il titolo per lottare per i popoli oppressi" - "Luther King aveva i titoli per guidare il movimento per i diritti degli afroamericani" - "Rosa Park aveva il titolo per dire di no".
Non suonano male?
Al di là di quel che intendesse l'autore, credo che "titolo" sia davvero un termine infelice ed è spesso usato da chi divide la società in sezioni.
I titoli sono roba da curriculum, ma non serve dimostrare di avere titoli o master alla Bocconi, per poter cambiare la realtà.
Però, in una società divisa, i titoli son molto utili per chiuder la bocca a chi dissente. Ricordiamolo.
@sarareginella
Contro le armi a Zelensky, sfoggiando l'outfit di Zelensky.
Alla Casa Rossa di Milano, mi ricorderanno per la mia dissertazione sul problema del neonazismo con lapsus annesso sul "golpe di Neuro Maidan".
Con Nadia Schavecher e Leonardo Cribbio, che ringrazio per il loro infinito sostegno.
@sarareginella
Festa Rossa. Ancona. Piazza Pertini.
Cominciamo.
@sarareginella
Alcune immagini che ho rubato ieri per le strade della mia città, ultimamente, un po' agitata.
A destra, Stamira, che durante l'assedio di Ancona, dando fuoco a una botte infiammabile, fatta rotolare contro le macchine da guerra degli assedianti, rimase uccisa. Col suo sacrificio, diede modo alla Repubblica di Ancona di resistere contro l'imperatore Barbarossa.
Quasi mille anni dopo, la gente danza lungo il corso a lei dedicato.
Ancona, 10 giugno 2023. Smash Repression Marche.
p.s.: sì, ho chiesto il permesso per immortalare le tre ragazze...
@sarareginella
Se non ve ne frega niente delle fidanzate di damianodeimaneskin e pensate che questa vita la possiamo spendere un po' meglio, tenendoci alla larga dal degrado morale e culturale che ha investito questo paese, la serata del 18 giugno è quello che fa per voi.
Ci vediamo a Ravenna al C.S.A. Spartaco, per fare il punto sulla deriva bellicista che ha inghiottito l'Italia.
Ringrazio il collettivo "La comune" e "Spartaco resiste" per avermi voluta a questo evento, nonostante le oggettive difficoltà dovute agli effetti di un'alluvione, che ha colpito duramente troppe persone, cui rinnovo la mia solidarietà.
@sarareginella
Gli effetti del terrorismo li ho vissuti sulla mia pelle, condividendo con la popolazione di Donetsk la vita in una città afosa, in cui mancava l'acqua, e in cui per lavarsi si era costretti a ore di fila, sotto i colpi dell'artiglieria, a causa di condotte idriche sabotate.
Dopo quell'esperienza, ho iniziato a prendere la vita in modo diverso, sono cambiate le priorità e, rispetto a un tempo, m'incazzo meno.
Ma c'è una cosa che non è cambiata, ed è il disgusto che provo nel vedere come le nostre cosiddette democrazie continuino ad armare uno paese che considera criminale chiunque denunci queste azioni.
Quello che è accaduto a Kherson, con la distruzione della diga di Kakhovka, è inaudito.
Un'intera area inondata.
La diga era sotto il controllo russo. Rilanciare il fatto che anche in questo caso, i russi si siano autosabotati, è da idioti.
Nonostante siano nove anni che racconto questo conflitto, non smetto mai di stupirmi.
@sarareginella
La nuova frontiera dell'obnubilamento online sono i video a tema "food ASMR".
Gente che scofana ciotole di noodles, tegami di calamari, pacche del povero maiale e mastica, deglutisce, sputa, s'ingozza in solitaria o in compagnia. Senza limite.
Ma perché?
L'ascolto e visione di questi cosiddetti "mukbank" pulsionali, dovrebbe procurare "piacere cerebrale".
Sarà.
A me sale solo una gran tristezza.
Mi viene in mente "La grande abbuffata" di Marco Ferreri.
Food ASMR, la versione politicamente corretta del porno.
@sarareginella
Gente che lotta per i diritti sociali che si prende a sassate con gente che lotta per i diritti civili.
Spesso, anche nei miei canali social.
Prima i diritti civili. No, prima i diritti sociali.
"Tu sei un sorosiano!" - "No, tu sei un putiniano!" - "Fascista!" - "Comunista!".
E così le persone restano divise, sulla base di odio e ignoranza.
Nel mentre, molte donne continuano a essere uccise, le minoranze a essere oppresse, le persone a essere sfruttate.
Basterebbe ricordare che dietro ogni forma di oppressione, così come dietro ogni violazione di diritti, siano essi civili o sociali, non c'è nulla di astratto, ma un dolore concreto e la storia di un essere umano.
Quando si tornerà in ascolto di questa umanità oppressa, sarà chiaro che questo scontro non ha alcun senso.
In quel momento ci uniremo e non verrà lasciato più indietro nessuno.
@sarareginella
La tv non la guardo da anni. Però leggo che ora in rai han fatto fuori un cerbero con le teste di Fazio, Annunziata e Gramellini.
Se invece di piagnucolare o brindare per la dipartita dei tre, si smettesse di guardare tv e si allentasse di netto con lo streaming, ecco cosa succederebbe: le persone leggerebbero di più, andrebbero più spesso al cinema, a teatro, agli eventi e ai concerti, sarebbero più creative, socializzerebbero con più facilità e avrebbero più amicizie.
Nel confronto con altri esseri umani, tornerebbero ad ascoltarsi, dunque a farsi venire dubbi, idee e a pensare, scoprendo che ciò che vedevano come diverso e lontano non è poi così mostruoso, e ciò che consideravano ingiusto e immutabile, in realtà si può cambiare.
Nell'interazione reale, le persone tornerebbero ad apprezzarsi e, anziché restare divise, inizierebbero a organizzarsi.
A quel punto, nessun Fazio, Vespa, Annunziata o Gramellini avrebbe più alcuna presa sulla moltitudine compatta e pronta a creare un ribaltamento, possibile solo se si tornerà in una dimensione di unione.
Abbiamo una forza incredibile ma, troppo spesso, ce lo dimentichiamo.
Eppure, siamo noi la moltitudine.
@sarareginella
Ho scelto di sostenere le diverse voci che si schierano con forza contro l'invio di armi e per la de-escalation del conflitto in Ucraina. Per questo motivo, invito a firmare ai referendum contro la guerra. Ce ne sono due e li sostengo entrambi.
Di seguito un'intervista rilasciata a L'AntiDiplomatico da Enzo Pennetta, portavoce del comitato promotore della campagna referendaria "Ripudia la guerra".
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-al_via_firme_contro_linvio_di_armi_enzo_pennetta_portavoce_ripudia_la_guerra_superare_le_distanze_politiche_lo_chiede_la_maggioranza_degli_italiani/5496_49434/
Qui, i link con le indicazioni per firmare:
-referendum Pennetta: https://referendumripudialaguerra.it/
-referendum Mattei: https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/mappa-banchetti/
@sarareginella
"Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio" - Antonio Gramsci.
Martedì, sono stata ospite del programma di Michele Santoro "Servizio Pubblico". Abbiamo discusso di neonazismo e ascoltato il video-messaggio dei fratelli Mikhail e Aleksandr Kononovich, vittime di persecuzione e agli arresti domiciliari.
Mikhail è il leader del Komsomol, la giovanile del Partito Comunista, messo fuori legge in Ucraina insieme agli altri partiti di opposizione e di sinistra.
Nella prima parte, immagini del mio documentario. I miei interventi dal minuto 7:10 e dal minuto 22:27.
Consiglio la visione dell'intera puntata, in particolare dell'appello dei fratelli Kononovich.
Link: https://www.facebook.com/michelesantoropresenta/videos/1059269682144501
La moda fa da specchio alla società.
Oggi volevo comprare una maglietta. Quando faccio shopping, sono sempre scoglionata. Giravo a caso per la città. Ne ho trovata una con scritto "Pensati libera". Un'altra con scritto "Yale". Una serie coi nomi delle università Iuesei. Neanche una con scritto Politecnico di Bari. Altre coi fiori con cui mi sentivo nonna.
M'è bastato.
E niente, ho comprato i pantaloncini.
@sarareginella
Sono sempre grata verso verso coloro che si interessano ai miei lavori.
Questo attento lettore, ad esempio, esattamente un anno fa, m'insegnava il metodo logico per aprire il tappo del serbatoio del carburante della mia auto che, fino a quel momento, avevo sempre tentato di aprire con un unico sistema: la forza bruta.
Grazie, Rude Sheriff. Da allora, riesco a fare benzina senza ansia e con un certo portamento.
Con l'estate, dovrei ripartire a presentare nuovo materiale.
Comunque, non si sa se è più bella la maglietta o la copertina del libro.
@sarareginella
Buona domenica.
Come "Italian psychologist, writer and filmmaker", sono stata invitata a offrire un mio contributo nell'opera "Under the lens. Films, gender and culture", presentata venerdì scorso presso il Dipartimento d’Inglese dell'Università Shivaji a Kolhapur, India.
Il mio pezzo, che si colloca all'interno della battaglia sul contrasto agli stereotipi di genere, è intitolato "Gender e cinema: un'analisi sul sessismo e sul ruolo delle donne nei film".
Ringrazio la professoressa Tripti Karekatti e il critico cinematografico Anmol Kothadiya, conosciuto grazie al mio cortometraggio Radical Camp, per avermi coinvolta in questa esperienza.
Con molto piacere, aggiungo il volume nella mia biblioteca.
I'm very, very happy.
...
A breve, aggiornamenti sull'uscita del mio ultimo documentario girato nei territori del conflitto ucraino, e una nuova puntata delle mie interviste AntiDiplomatiche con un ospite di grande spessore.
@sarareginella
Ma quindi, alla fine, chi è che l'ha sganciata l'atomica su Hiroshima?
Domani lo cerco su bufale. net
@sarareginella