Ho aperto instagram e sono apparsi nella home, a caso, in sequenza, i video di:
-un gatto che protesta, perché non vuole uscire dal frigorifero
-un gatto che protesta, per non scendere dal letto
-un gatto che protesta, pur di restare sul palco di un'orchestra.
Tre gatti incazzatti, con sotto milioni di like e commenti adoranti.
Quindi gli esseri umani, nella loro più intima natura, ammirano i gatti rivoltosi. Dunque, sotto sotto hanno un'indole ribelle. Pertanto, odiano la repressione.
I gatti si ribellano, dunque esistono.
Estate, stagione della consapevolezza felina.
Teniamolo a mente.
@sarareginella
Mia nonna, nell'ultimo periodo della sua vita, quando la demenza l'aveva perlopiù incatenata, aveva degli sprazzi di gioia e allegria nel vedere immagini di bambine e bambini dai volti paffuti. Se la rideva alla grande e le piacevano un mondo.
Ora, tutti i giornali danno la notizia che la doll therapy, in una casa di riposo, la fanno con le Barbie e non più con le soffici bambole di pezza.
Ottimo.
Quando finirò in casa di riposo all'età di 103 anni, se non potrò avere le morbide empathy doll, ideate da Britt Jakobsson, l'unica Barbie che ammetterò, sarà Barbie Ouija. In memoria dell'interesse per il mondo esoterico e horror, che ho avuto sin da piccola.
Non voglio altre bambole per la doll therapy, non voglio oggetti transazionali con posture rigide, sorrisi finti e abiti alla moda, mentre io mi sbavo addosso e giaccio in carrozzina.
Altro che empatia, le Barbie le lancio dalla finestra.
Annoto qui.
Cordialità.
@sarareginella
"Per ottenere un cambiamento radicale, bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire", Thomas Sankara.
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Dal discorso del capitano Ibrahim Traoré, presidente ad interim del Burkina Faso, al recente Vertice Russia-Africa a San Pietroburgo: "Non capiamo perché l’Africa con tante ricchezze nel sottosuolo, una natura generosa, sole in abbondanza, acqua, sia oggi il continente con le popolazioni più povere. È un continente affamato. E come mai i capi di Stato (africani) vanno in giro per il mondo a mendicare? (...) Quanto al Burkina Faso, da otto anni siamo costretti ad affrontare la manifestazione più barbara e violenta del neocolonialismo, dell’imperialismo, la schiavitù che cercano ancora di imporci. E i nostri predecessori ci hanno insegnato una cosa: lo schiavo che non è capace di rivoltarsi contro la propria sorte non merita che si provi pietà per la sua sorte (...). Noi non ci commiseriamo e non chiediamo compassione: il popolo burkinabè ha deciso di lottare".
Nel mentre, in Senegal vengono bruciate le bandiere francesi e in Niger, dopo la destituzione del presidente Bazoum, alleato degli imperialisti occidentali, è stata assediata l'ambasciata francese.
Estate: stagione della ribellione di massa.
Per la lettura dell'intero discorso del capitano Traoré, ecco il link de @lantidiplomatico: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-noi_capi_di_stato_africani_dobbiamo_smettere_di_essere_le_marionette_dellimperialismo/82_50506/
Odio il circo.
Il simbolo di questa prima parte dell'estate: l'elefante scappato dal circo, che vaga disorientato sull'asfalto arroventato delle strade di Cosenza.
Cosa c'è di più perverso per una famiglia, che insegnare alla prole che si può godere dell'umiliazione di altri esseri viventi?
È quando il dolore si fa spettaccolo, che solo in pochi riescono a sentirlo.
Il perché quel che fa ridere alcuni, faccia piangere altri, resta un mistero.
@sarareginella
Che state a fa' il 12 agosto? L'aperitivo in spiaggia? La via ferrata in montagna? L'e-bike in collina?
O un distensivo dibattito su escalation bellica e mondo multipolare?
Vi aspetto in compagnia di Marco Pondrelli, Francesco Dall'Aglio e Frida Nacinovich alla Festa Rossa di Perignano Lari (PI) - Spazio Sandro Pertini.
Estate, stagione della distruzione di massa.
@sarareginella
Da giorni, ammorbo chi mi circonda, lamentandomi del fatto che tutta questa montagna "mi chiude": la visuale, il pensiero, le connessioni, tutto.
Ieri provavo nostalgia per le architetture in cemento. Tanta.
Sta mattina, sfinivo tutti con le "pole", distese a est, dove lo sguardo si perde e il pensiero pure, concependo l'impossibile.
Qui no. Cosa si può concepire se tutto intorno "vedi chiuso" e senti confini?
Eppure qualcuno veniva.
"Le donne che vivevano alla fonte delle Sicinere" spiega Carlo, dopo aver tagliato con il suo "team" erbacce su erbacce, alla Fornace della comunanza.
Lì , delle tipe, che proprio non ne volevano sapere neanche lontanamente di regole e di pastori, vivevano per i fatti loro, sulla montagna alle nostre spalle, non lontano dalla grotta delle Fate.
La montagna, come luogo per far perdere le proprie tracce e vivere come ti pare.
Non ci avevo pensato.
Tra fate, sibille e "sicinere", devono averlo fatto in molte.
Poi a un certo punto, han detto loro: "Basta, fine". E così, in Chiesa son comparse le icone e ai piedi di molte, zoccoli di capra.
Citizen Green, lavori in corso.
@sarareginella
Iniziate le riprese di Citizen Green, sotto lo sguardo della Sibilla.
Cosa dovremo fare, noi forestieri, per esser accettati dalla veggente degli Appennini?
Con Fondazione Marche Cultura
Viaggiare incappucciati, in modalità Kenny McCormick, con temperature da congelatore a pozzetto.
Per far sentire meno sfigati coloro che viaggiano col regionale e non con l'alta velocità, ricordano con violenza che, in fondo, anche qui, come su Italo, c'è la climatizzazione Deluxe. Però più spinta, tipo le salse tartufate della Lidl.
E così, ci faranno l'autopsia per stabilire l'ora esatta dei decessi.
Nonostante questo, caro treno, resti il mio mezzo preferito e ti vorrò sempre bene, ma sii te stesso e, se nasci regionale, non emulare quello sborone di Italo.
Addio.
@sarareginella
Riflettevo sul fatto che c'è più razionalità e lucidità nel terrapiattismo, che nella propaganda omotransfobica di questi tempi.
Estate, stagione del terrapiattismo e della sempre più vicina distruzione di massa.
@sarareginella
La guerra non è un film.
Un estratto dal mio intervento di ieri sera per Byoblu, sul vertice NATO a Vilnius.
https://www.instagram.com/reel/CunCGosII_w/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
@sarareginella
Dieci armi di distrazione di massa. Aggiornamento al 7 luglio 2023:
1)l'estate
2)lo streaming
3)fedez
4)zoro
5)il reggaeton
6)l'autotune
7)i figli coi vestiti griffati
8)le teste emoticon dagli 0 ai 3 anni
9)la bandiera della nato al milano pride
10)le foto su instagram coi due calici al mare.
Buon week-end. Adios.
@sarareginella
🔴ATTENZIONE!
Dall'inizio dell'apertura del mio canale Telegram, continuo a ricevere numerose segnalazioni sul fatto che sono stati creati profili e canali a mio nome, da parte di soggetti che vi scrivono per richiedere denaro o investimenti in criptovalute.
Mi trovo costretta a ribadire che: non sono io!
Mi ci vedete a chiedervi di investire in criptovalute?
Non vi contatterò MAI privatamente con messaggi di questo tipo. Vi invito, dunque, a bloccare e segnalare questi account.
Grazie a coloro che in questi mesi mi hanno informata del problema che, purtroppo, continua a persistere.
Ma si sa, Telegram è il decimo girone dell'inferno, quindi, occhio.
Le comunanze, antiche forme di proprietà collettiva, gestiscono territori in uso comune attraverso meccanismi di solidarietà e mutuo aiuto. Hanno rappresentato per anni, un argine contro la povertà, grazie alla ridistribuzione delle risorse territoriali: acqua, legna, pascoli, castagneti.
Questo tipo di comunità resiste ancora in alcune aree dell'entroterra marchigiano.
Sarà questo lo scenario del mio prossimo documentario "Citizen green", realizzato col contributo di Regione Marche e Fondazione Marche Cultura
Ieri, a videocamera ancora spenta, ho partecipato a un'assemblea sulla gestione autonoma di un acquedotto da parte di una collettività, che ha ancora coscienza del valore del bene comune e dell'importanza della tutela per l'ambiente.
Ringrazio Veruska e Marco de Le Brigate di Solidarietà Attiva per avermi guidato e introdotto in queste comunità immerse nei monti Sibillini.
Slitta di qualche mese, l'uscita de "Il fronte degli invisibili", in arrivo dopo l'estate.
@sarareginella
Sulla "street parade" organizzata da Prigozhin, in questi giorni abbiamo detto di tutto. Le numerose ipotesi, a mio avviso, van tutte considerate e scandagliate.
Tra le analisi più lucide, segnalo quella di Alberto Fazolo, che mostra come il 24 giugno scorso, a sgretolarsi sia stata, in primis, la propaganda sul conflitto.
Nell'invocare lo stop all'invio di armi per la costruzione di un percorso basato sulla diplomazia, riporto un estratto dell'analisi, pubblicata su @lantidiplomatico Ne consiglio la lettura.
"Lungo tutta la linea del fronte era schierato esclusivamente l’esercito russo che dopo l’insubordinazione della Wagner si è trovato con le linee logistiche interrotte e circondato da forze ostili (...).
L’Ucraina ha avuto la concreta possibilità di infliggere un durissimo colpo alle forze russe e di rovesciare le sorti dello scontro (...).
Non si è approfittato di questa opportunità perché a comandare le forze ucraine non è Kiev, ma Washington, nella cui scala di interessi la balcanizzazione della Russia è più importante della vittoria ucraina (...).
Questo episodio ci mostra in maniera inequivocabile come per gli Stati Uniti l’obiettivo reale non sia la difesa dell’Ucraina, bensì il logoramento della Russia e la destabilizzazione dell’Europa (...).
Dato che ormai è evidente che l’obiettivo della guerra non è una vittoria militare di Kiev, dobbiamo dire chiaramente che il nostro coinvolgimento (in primo luogo con l’invio di armi) serve solo a fomentare il più ampio scontro globale e non a difendere l’Ucraina".
Link: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_24_giugno_a_sgretolarsi__stata_la_propaganda_sul_conflitto_in_ucraina/44578_50164/?fbclid=IwAR08jtTMwE4jZlE0BcrY0QFee0DDQsyDfMITa1dYyEru62HYI9-1KXoPw6w
Scongiurato il tentativo di golpe militare di Prigozhin, nella colonia Italia ci siamo risparmiati:
-articoli di Open sulla riabilitazione della compagnia militare di Prigozhin, dai titoli : "No, il gruppo Wagner non è mai stato considerato organizzazione terroristica"
-la nuova serie di post amoreggianti di Tosa sugli angeli della Wagner: "Non ne avete sentito parlare abbastanza, ma le loro storie vanno raccontate"
-serate infinite di talk show sul capo della Wagner, nuovo Messia, in sostituzione di Zelensky, prontamente auto-cestinatosi nell'umido.
Ma siccome l'insurrezione armata di Prigozhin è stata sedata diplomaticamente in 36 ore, al punto che la gente al mare, ieri, non s'è nemmeno accorta, ci siamo risparmiati tutto questo.
C'è andata grassissima.
Ne parlo dalle 18:30 su Byoblu, cercando di fornire dei parametri per capire qualcosa sulle 36 ore più matte degli ultimi mesi.
@sarareginella
"La ripugnanza a compiere una buona azione, è segno che essa è veramente buona".
Simone Weil.
In foto, la Weil quando si unì alla colonna internazionale di Buenaventura Durruti, contro le truppe di Francisco Franco.
La sua figura così complessa, in grado di passare dall'esperienze al fronte al misticismo più eretico, mi attrae da tempo.
Dopo la violenta e omologante inflazione visiva di Barbie sui social, chiudo la settimana con questa immagine.
Buon weekend di buone e ripugnanti azioni.
@sarareginella
Ciao, popolo delle rivoluzioni colorate! Com'è che in questi giorni di ribellioni africane, non vi si sente?
In un minuto, accenno a come agisce la propaganda, in riferimento agli accadimenti in Niger.
#FreeAfrica
Da piccola, mia madre ha sempre dovuto sbroccare per mandarmi a letto. Quando i miei coetanei alle ventuno crollavano, io mi imponevo la tirata fino a mezza notte. Anche al liceo, la mattina ero perennemente assonnata per il poco riposo: di norma non ascoltavo le lezioni, fatta qualche eccezione per quelle dei prof più carismatici.
Appena ho potuto, mi sono ripresa la notte che mi spettava.
E così, per anni, come le volpi, ho ritrovato il mio tempo quando il sole mancava. Spostando il lavoro dalla tarda mattinata, ho goduto della vita notturna e del suo completo silenzio, rotto solo dalla musica che sceglievo di ascoltare. Uno stato galleggiante e sferoidale, in cui le auto non passano, i telefoni non squillano e la calma uterina è la stessa che si prova in grotta.
Da un po', il modificarsi delle esigenze lavorative non me lo permettono più. Sto rimparando a non tirare fino alle quattro, ma lotto alla ricerca di quella parte di me che usciva al crepuscolo. Ora che mi stavo per rassegnare, sento di averla ritrovata in queste domeniche d'estate, in cui la città si svuota e il silenzio sospeso è lo stesso della notte: i quartieri si liberano e lo spazio torna neutrale, come la luce a mezzogiorno.
Qualcosa d'incredibile che invito a provare, perché ascoltarsi è uno dei doni più preziosi che ci si possa fare.
@sarareginella
Credo di non aver raccontato che, quando scrissi "Donbass. La guerra fantasma", nell'arco di tre mesi, ascoltai per circa tre quarti della scrittura la voce di Dolores O'Riordan dei Cranberries. Nei momenti in cui la scrittura s'inceppava, mi aiutava concentrarmi sulla sua voce per ripartire. Spesso ascoltando in loop la stessa canzone, centinaia di volte. Può sembrare strano, ma la ripetitività mi aiuta e, quando scrivo, lavoro così.
Ora, è venuta a mancare un'altra voce dal cuore d'Irlanda. Anche Sinéad O'Connor si è tolta la vita.
Per lei, la carriera virò in discesa dopo che strappò la foto del Papa, col fine di denunciare i reati di p3dofilia commessi all'interno della Chiesa.
La stessa Dolores O'Riordan dichiarò di essere stata vittima di abusi sessuali da bambina, da parte di una persona vicino alla sua famiglia.
Di quelle anime abusate, non fregava niente a nessuno.
Non credo si debba aggiungere altro.
Il resto è solo meschina ipocrisia.
@sarareginella
Ci sono luoghi, anche lontani, che senti vicino.
Altri, in cui è difficile entrare, a due passi da te.
Ieri sera, mentre si guidava al buio, mi sono finalmente sentita a casa. Se vuoi amare questi luoghi, devi cedere, ti devi abbandonare. Perché se vuoi vincere sulla montagna, lei dominerà te.
Ma se ne rispetti l'essenza, ti accoglierà per quello che è: vale per i luoghi, così come per le persone.
Ho staccato per alcuni giorni, per restare in ascolto. Dove stavamo, avevamo seri problemi anche con internet.
Poi oggi, ho acceso la radio e ho sentito tre parole: Barbie, Elkann e Truccabimbi.
E niente, sono tornata di qua.
Care montagne, ci rivediamo tra qualche settimana.
#citizengreen
Sui Sibillini.
Una cosa l'ho capita: fare comunanza è molto più difficile che fare isolanza.
La comunanza richiede fiducia, dedizione, sacrificio e visione comune.
Il resto è isolanza.
Un'altra cosa che ho capito: il culto della Sibilla è stato chiaramente devastato, con picchi imperdonabili a partire dal Quattrocento.
Perché il suo profetismo estatico faceva paura, e così hanno iniziato a descriverla come diabolica e tentatrice. Lei e le sue fate con zoccoli di capra.
Nei secoli, è stata talmente infamata, che ora si è nascosta.
Per me, è impossibile sentirla.
Questo è un territorio difficile.
Confesso di essere più brava a entrare in contatto con i geni nascosti nelle architetture di cemento.
Lì, sono a casa mia.
Qui, non ancora.
#citizengreen
@sarareginella
Dalle comunanze agrarie all'alluvione in Emilia Romagna fino al conflitto nel Donbass.
Ne ho parlato alcuni giorni fa in un'intervista rilasciata a La casa del sole tv, riflettendo sugli usi civici e i beni collettivi come strumento di protezione sociale, contro ogni forma di sfruttamento sia esso umano che ambientale.
@sarareginella
Il link all'intervista: https://www.youtube.com/watch?v=rUWH7dk0UM
Con Luca e Fabrizio, i miei "fixer" nell'Appennino perduto.
Organizzando le riprese di "Citizen green" tra folletti e fuochi fatui, alla Tana dei sognatori - Cascate di Forcella.
Com Regione Marche e Fondazione Marche Cultura.
@sarareginella
Morto Milan Kundera.
Da ieri, è diventato possibile alternare le frasicelebri .it di Bukowski, con le frasicelebri .it di Kundera, abbinate ai post con fondoschiena su spiaggia.
Estate, stagione del Male e della distrazione di massa.
@sarareginella
Il litorale non dovrebbe essere in mano ai privati.
Le 4 cose da urlare sotto l'ombrellone, per restare in solitudine e godersi un appezzamento di spiaggia libera, nei giorni del vertice NATO a Vilnius:
1)fuori l'Italia dalla NATO! (atttuale)
2)ode a Rodčenko e a Majakovskij! (a sfregio, in chiave anti-russofobica)
3)free Palestine! (all'improvviso, di botto).
E per confondere le idee, quando pensano di avervi inquadrato:
4)Apache è un nome stupendo.
Chiunque resterà alla larga.
Provare per credere.
@sarareginella
"Mi ha contattato in chat Sara Reginella. Io mi sono innamorata e ho investito 170.000 euro (in criptovalute)".
Ah no, quello era Brad Pitt.
E va be'.
Ultimo messaggio: non sono io che vi faccio "innamorare" in chat! O che vi chiedo denari. Non inviate soldi a chi vi contatta privatamente a mio nome su Telegram. Non sono io. Mi raccomando. Ciao.
@sarareginella
"I media hanno raccontato una bella storiella. Eravamo in ginocchio, siamo ancora in ginocchio".
La rubrica "Interviste AntiDiplomatiche", questa volta, esce in esterno.
A oltre un mese dall'alluvione in Emilia Romagna, le testimonianze delle volontarie e dei volontari nel mio reportage per @lantidiplomatico
Trailer: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-emiliaromagna_un_mese_dopo__reportage_di_sara_reginella/5496_50280/
Reportage integrale per abbonati: https://www.youtube.com/watch?v=4Pr3qfHh5uc
@sarareginella
Prigozhin über alles? Ma anche no.
Il mio commento di ieri sera, ospite a La casa del sole tv, sulla street parade organizzata dal gruppo Wagner.
Diciamolo chiaramente: mancava solo la techno.
Link: https://www.youtube.com/watch?v=V9Q9queCqEo
Alla fine, rischia più in Italia chi partecipa a un rave party, che un Prigozhin in Russia che marcia con l'esercito verso Mosca.
Da raver a golpista è un attimo.
Non avevamo dubbi.
@sarareginella
Le battaglie che fanno tremare il potere.
La diatriba di questi giorni, ascesa alle cronache grazie alla serie Netflix di un noto fumettista, riguarda il fatto che: a Milano la panna sul gelato si paga, mentre a Roma è gratis.
Io vorrei dire solo una cosa, che ad Ancona, se diciamo "panna-sotto-sopra", la panna ce la distribuiscono direttamente gratis sia sul gelato che dentro al cono.
Non ce ne frega niente né di Roma né di Milano, sappiamo quali sono i nostri diritti.
Quindi, se proprio vogliamo fare la rivoluzione, a questo punto, partiamo da Ancona.
@sarareginella