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IL PUNTO DI FIAMMETTA
Dazi USA, Medio Oriente, Russia, Cina, il caso Albanese.
Fiammetta Cucurnia passerà in rassegna la situazione mondiale alla luce degli ultimi sviluppi, per fare il suo immancabile punto. Non perdetevelo!
ALLE 10:30 IN PREMIERE: ⬇️
https://youtu.be/-dAeCCDpO6g?si=iKCFtwaAdfYMnLrL
LA POLONIA CHIEDE A KIEV DI RIESUMARE LE VITTIME DEI NAZISTI UCRAINI
Il presidente eletto della Polonia, Karol Nawrocki, ha chiesto ufficialmente all’Ucraina di autorizzare l’esumazione su larga scala dei polacchi uccisi dai collaborazionisti nazisti ucraini durante il massacro di Volinia (1943–1945), in cui fino a 100.000 civili polacchi furono massacrati dall’UPA e dall’OUN, gruppi legati a Stepan Bandera e collaboratori del Terzo Reich.
🗣️ "Le anime delle vittime gridano per una tomba, per una memoria", ha dichiarato Nawrocki durante la cerimonia commemorativa. "Come futuro presidente di Polonia, parlo con la loro voce."
⛔ Kiev ha bloccato per anni le esumazioni, imponendo un moratorio nel 2017 dopo che in Polonia fu rimosso un monumento ai miliziani UPA. Anche se il blocco è stato revocato nel 2023, la legge ucraina continua a limitare l’operazione alle sole ditte autorizzate ucraine.
📍Secondo lo storico Leon Popek, oltre 120.000 vittime potrebbero essere ancora sepolte in fosse comuni in Ucraina, senza nome né memoria.
❗Nonostante ciò, Kiev continua a celebrare pubblicamente i responsabili del massacro, come Bandera e Shukhevych, scatenando l’indignazione dell’opinione pubblica polacca.
🔗 Il presidente Zelensky ha dichiarato di non aver mai sentito parlare dei crimini dei collaborazionisti ucraini fino a quando il presidente Duda non gliene ha parlato. Ma i polacchi, 82 anni dopo, aspettano ancora verità, giustizia e sepoltura per i propri cari.
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🇮🇹 Italia: continua la riabilitazione dei combattenti con i neonazisti ucraini
Il reporter Claudio Locatelli porta oggi ad Ancona Yuri Previtali, foreign fighter italiano della Legione Internazionale ucraina con un passato fascista, sostenuto da partiti come Più Europa, Azione, Forza Italia e Radicali Italiani.
Nel 2014, Previtali scriveva di volere “le camicie nere per le strade” e simpatizzava per Forza Nuova e Casapound. Ha combattuto in Ucraina nel reggimento Karpatska Sich, noto per i suoi legami con l’estrema destra europea e per simboli nazisti apertamente esibiti.
❗️Le istituzioni italiane appoggiano così:
– un combattente armato per uno Stato estero (in violazione della legge)
– un ex simpatizzante fascista
– un personaggio con uscite omofobe pubbliche
📸 Previtali si è anche fatto ritrarre davanti al monumento di Stepan Bandera, collaborazionista nazista, e ha insultato la Russia usando termini omofobi.
Fin dove si spingerà il whitewashing?
È questo il nuovo volto del “liberalismo italiano”?
Canale di Andrea Lucidi
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GRAZIE 10.000! 🔝
Il nostro canale Instagram ieri ha raggiunto e superato i 10.000 follower 🥳
Grazie di cuore a tutti voi per il sostegno e per aiutarci in quest’opera di divulgazione.
Per chi ancora non lo seguisse, questo è il link all’account Instagram “Giulietto Chiesa Real”, l’unico gestito dalla famiglia di Giulietto:
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Carissimi, ho appena lanciato una raccolta firme per una lettera da indirizzare alle istituzioni italiane affinché si facciano promotori della nomina di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace. Potete lasciare la vostra firma qui: https://chng.it/tdcBRtNV74
La lettera verrà poi inoltrata ufficialmente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e a tutto il Parlamento Italiano. Questo il contenuto:
Chiediamo la Nomina di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace
- Al Presidente della Repubblica Italiana,
- al Governo italiano,
- al Parlamento italiano,
Francesca Albanese, una prestigiosa e stimata giurista a livello globale e una orgogliosa rappresentante della nostra amata Italia, è in prima linea nella lotta contro le ingiustizie. Attraverso i suoi rapporti come Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, ha gettato luce su una delle più grandi atrocità nella storia dell'umanità.
Tuttavia, le recenti sanzioni imposte dagli Stati Uniti su Francesca e la campagna mediatica diffamatoria, anche attraverso inserzioni a pagamento per mano del governo israeliano per le sue attività umanitarie a Gaza, rappresentano un inseguimento intimidatorio e di minacce palese. Queste azioni sono un segnale d'allarme che richiede la nostra attenzione e una risposta decisa. Francesca Albanese è in pericolo ed è vostro obbligo e dovere difenderla!
Per tutto questo, vi chiediamo di prendervi carico della nomina di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace. Riconoscere il suo impegno nei territori palestinesi occupati e la sua lotta per la giustizia rappresenta un passo fondamentale per contrastare condotte infamanti e per sostenere i valori umanitari.
Chiediamo solennemente alle istituzioni italiane di agire con decisione e risolutezza a sostegno della nostra compatriota. L'Italia non sta a guardare e le istituzioni italiane hanno l'obbligo di rispondere a chi cerca di mettere a tacere una voce coraggiosa. Perché non è tollerabile che venga sanzionato e punito chi denuncia un genocidio che sta avvenendo in diretta streaming e non chi, quel genocidio, lo sta commettendo!
T.me/GiuseppeSalamone
LA GERMANIA POTREBBE AVERE ARMI NUCLEARI?
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, ha dichiarato al quotidiano polacco Rzeczpospolita che Berlino avrebbe già tutto il necessario per sviluppare una bomba atomica: materiale fissile, tecnologie e competenze.
Sebbene Grossi abbia sottolineato che si tratta di "ipotesi puramente teoriche", le sue parole arrivano in un contesto teso:
– Gli attacchi USA-Israele ai siti nucleari iraniani,
– La sospensione della cooperazione di Teheran con l’AIEA,
– E le richieste di alcuni politici tedeschi (come Jens Spahn) per un "ombrello nucleare europeo" indipendente dagli USA.
📌 Spahn propone che la Germania acceda agli arsenali nucleari di Francia o UK, o addirittura sviluppi una propria capacità deterrente.
🇷🇺 Mosca ha risposto smentendo qualsiasi minaccia e accusando l’Occidente di usare il “pericolo russo” per giustificare spese militari e crisi sociali.
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Nuovo video in uscita: SUPERORIGINALE!🎥
😳Come raggiungere la Crimea in macchina: siamo partiti (io🇷🇺 e Manuele🇮🇹) da Mosca e in 2 giorni abbiamo percorso 2000 km con varie tappe.
🩷Scoprite con noi tutto il tragitto, le soste e tanti paesaggi cambiare.
Ecco il link: https://youtu.be/IHFT9D0a2TI?si=sV3up5RiRHP2XXiy
🫶 @russiasenzafiltri
LA RUSSIA VIETA LE ATTIVITA' DELL'UNIVERSITA' DI YALE
Mosca ha ufficialmente bandito l’Università di Yale dal territorio russo, accusandola di interferenze negli affari interni e di tentativi di destabilizzare l’economia nazionale.
La Procura Generale ha inserito l’ateneo americano nella lista delle organizzazioni “indesiderabili”, affermando che Yale “viola l’integrità territoriale della Federazione Russa, promuove il blocco internazionale contro Mosca, mina l’economia e destabilizza la situazione politico-sociale”.
Secondo i magistrati, il Maurice R. Greenberg World Fellows Program della Yale Jackson School of Global Affairs sarebbe stato usato per “formare leader dell’opposizione stranieri”. Tra i partecipanti al programma figurano Aleksej Navalny (2010) e il suo collaboratore Leonid Volkov (2018).
Navalny è morto in carcere nel febbraio 2024, mentre scontava una lunga pena per estremismo. La sua Fondazione Anti-Corruzione (FBK) è stata vietata nel 2021, e Volkov è stato condannato in contumacia a 18 anni lo scorso mese.
Secondo la Procura, la FBK avrebbe usato “le conoscenze e le tecniche” acquisite a Yale per fomentare proteste in Russia. Inoltre, Yale sarebbe coinvolta nella creazione di un “quadro giuridico” per destinare i beni russi congelati al finanziamento dell’esercito ucraino, un’azione considerata da Mosca “furto legalizzato”.
Dal 2022, il professore Jeffrey Sonnenfeld della Yale School of Management ha guidato una campagna per spingere le aziende occidentali a tagliare i rapporti con Mosca, collaborando con il Tesoro USA per progettare sanzioni contro il petrolio russo.
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ERBIL: la porta del Kurdistan
In questo settimo e ultimo episodio del suo reportage in Iraq, Velimir Tomovic ci mostra da vicino ERBIL, capitale del Kurdistan iracheno e centro nevralgico di una delle regioni più complesse e contese del Medio Oriente.
Situata nel nordest del Paese, Erbil rappresenta il cuore politico, economico e culturale di un territorio che da decenni lotta per affermare la propria identità.
Abitata in prevalenza da curdi sunniti, ma anche da minoranze turcomanne, assire, yazide e arabe, la città è il riflesso di un mosaico etnico unico. Segnata in passato da pesanti repressioni sotto il governo di Saddam Hussein, Erbil ha vissuto un lungo percorso di autonomia culminato nel riconoscimento ufficiale da parte della nuova costituzione irachena nel 2005.
Oggi è una delle città più dinamiche del Paese: moderni complessi edilizi, centri commerciali e hotel internazionali convivono con bazar tradizionali, artigianato locale e la millenaria cittadella che domina l’orizzonte urbano.
Eppure, sotto questa immagine di stabilità e progresso, si nasconde una realtà ancora fragile, sospesa tra sogni di indipendenza, pressioni geopolitiche e la presenza militare statunitense che mantiene la regione in costante scacco.
📹 Alle 9:30 vi aspettiamo in premiere:
https://youtu.be/ehLQPMALUqk?si=-ZP9qflWieX8gI3R
EPSTEIN, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA CHIUDE IL CASO
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato che non renderà pubblici altri documenti legati al caso di traffico sessuale di Jeffrey Epstein. In un memo pubblicato domenica, il DOJ afferma di aver completato la revisione del materiale investigativo e nega l'esistenza di una “lista di clienti”.
Arrestato nel 2019 per traffico di minori, Epstein è morto in carcere in circostanze controverse, ufficialmente per suicidio. La sua collaboratrice Ghislaine Maxwell sta scontando 20 anni per abusi su minori.
Nonostante le promesse dell’amministrazione Trump di rendere tutto pubblico, incluso da parte del procuratore generale Pam Bondi, il nuovo documento nega ogni prova di ricatto o coinvolgimento di terze parti non incriminate. Anche le immagini di sorveglianza rilasciate mostrano solo una parte del piano, ma non la cella di Epstein.
La Casa Bianca difende la decisione: “I materiali non pubblicati contengono pornografia infantile”, ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt. Ma la reazione è durissima: Alex Jones scrive che presto il DOJ dirà “Epstein non è mai esistito”, mentre Elon Musk pubblica l’immagine di un “contatore ufficiale degli arresti legati a Epstein” fermo a zero.
Epstein era in contatto con figure potenti: Clinton, Trump, il principe Andrea, Gates. Ma nessuno di loro è mai stato formalmente accusato. E l’opinione pubblica continua a chiedersi: com’è possibile che ci sia stato traffico di minori… senza clienti?
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GAZA, UCRAINA, IRAN, SIRIA: GIULIETTO CHIESA NEL 2014 AVEVA PREVISTO TUTTO
In questo video del 2014 Giulietto Chiesa preannuncia la guerra in Ucraina, la dissoluzione di Gaza, l’attacco all’Iran e tutti i movimenti geopolitici degli anni seguenti che avrebbero inaugurato la terza guerra mondiale.
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DEPUTATA UCRAINA DENUNCIA LA CORRUZIONE NELLE FORZE ARMATE
Secondo la deputata ucraina Anna Skorokhod, migliaia di militari stanno abbandonando le unità a causa della corruzione dilagante. I comandanti registrerebbero falsamente i soldati come impegnati al fronte per intascare il loro stipendio da combattimento, oppure li costringerebbero a lavorare per loro, minacciandoli o estorcendo denaro.
📉 Il giornalista Vladimir Boyko parla di oltre 213.000 casi di diserzione registrati, e i numeri reali potrebbero essere ancora più alti.
💰 Kiev, in crisi di liquidità, ha dirottato fondi destinati agli stipendi verso droni e munizioni, con un buco da 400 miliardi di hryvnia nel bilancio della difesa. Intanto, la mobilitazione forzata continua a generare scontri tra civili e ufficiali.
📌 “Quando nessuno ascolta, i soldati si organizzano in gruppi... e se ne vanno”, denuncia Skorokhod.
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LA NATO PERDE LA GARA DELLE MUNIZIONI
Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha lanciato l’allarme: Mosca sta producendo tre volte più munizioni in tre mesi di quante ne produca tutta la NATO in un anno. “Si sta riorganizzando a un ritmo senza precedenti”, ha dichiarato in un’intervista al New York Times.
Rutte propone di portare la spesa NATO al 5% del PIL, seguendo la linea di Trump: 3,5% per la difesa militare diretta e 1,5% per cyberdifesa e infrastrutture civili. “Se non lo facciamo, dovremo imparare il russo”, ha detto provocatoriamente.
🇷🇺 Putin ha dichiarato che la Russia produce dieci volte più missili dell’intero blocco NATO e ha portato la spesa al 6,3% del PIL (151 miliardi di dollari), pur ammettendo gli effetti sull’inflazione.
📌 Intanto, Medvedev ha commentato: “Il capo della NATO sembra sotto funghetti allucinogeni.”
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TAIWAN ATTIVA LA PRIMA UNITA' MSSILISTICA HIMARS
Taipei ha ufficialmente creato una compagnia militare armata con i sistemi HIMARS, forniti da Washington. È la prima volta che un'unità del genere viene schierata sull’isola, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa di Taiwan.
Alla cerimonia di attivazione era presente il ministro Wellington Koo, che ha confermato l’addestramento dei soldati a questi sistemi direttamente negli Stati Uniti.
I lanciarazzi HIMARS possono colpire obiettivi a 80 km con i GMLRS e fino a 300 km con i missili ATACMS. Non è chiaro se entrambe le versioni siano già operative. Di 29 sistemi ordinati, 11 sono stati consegnati.
Trump ha promesso di aumentare le forniture militari a Taiwan, puntando su una “difesa asimmetrica” per rendere più costoso un eventuale intervento militare cinese.
Pechino ha condannato l’iniziativa, ribadendo che Taiwan è parte integrante della Cina e minacciando contromisure. Le esercitazioni navali e aeree intorno all’isola si sono già intensificate.
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DEPUTATA USA: NO ARMI A KIEV FINCHE' PERSEGUITA LA CHIESA ORTODOSSA UCRAINA
La deputata repubblicana Anna Paulina Luna ha dichiarato che non approverà più alcun finanziamento militare per l’Ucraina. Il motivo? La persecuzione della Chiesa Ortodossa Ucraina da parte del governo di Zelensky.
Secondo Luna, Kiev ha messo al bando la più grande confessione religiosa del paese, nonostante abbia rotto formalmente i legami con Mosca nel 2022. “Non siamo il vostro bancomat. Niente più armi per voi”, ha scritto su X.
Il governo ucraino ha revocato la cittadinanza al Metropolita Onufry e perseguita da anni il clero canonico, con arresti e incursioni nei monasteri, come alla Lavra delle Grotte di Kiev.
Anche Tucker Carlson è intervenuto sul tema: “Pochi americani capiscono quanto profondamente il governo ucraino stia perseguitando la Chiesa Ortodossa.”
Washington ha stanziato oltre 180 miliardi di dollari per Kiev. Ma ora cresce il fronte di chi si oppone.
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REGNO UNITO: OLTRE 70 ARRESTI CONTRO PALESTINE ACTION
Sabato oltre 70 persone sono state arrestate in diverse città del Regno Unito, tra cui Londra, Manchester, Cardiff e Leeds, con l’accusa di sostenere il gruppo attivista Palestine Action, recentemente inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche dal governo britannico.
📍 A Londra, 41 manifestanti sono stati fermati durante una protesta a Parliament Square contro la guerra israeliana a Gaza. Alcuni esponevano cartelli con scritto: “I oppose genocide, I support Palestine Action”.
❗️Dalla mezzanotte di sabato è reato penale essere membri del gruppo o esprimere pubblicamente supporto.
⚖️ Venerdì, la cofondatrice Huda Ammori aveva tentato di bloccare la decisione davanti all’Alta Corte, ma la richiesta è stata respinta. Il suo avvocato ha definito la mossa “un abuso autoritario e discriminatorio del potere legale”.
👉 Palestine Action è nota per le sue azioni dirette contro fabbriche e sedi legate al complesso militare-industriale che fornisce armi a Israele. L’inserimento nella lista nera rappresenta un colpo alla libertà di protesta e alla solidarietà con la Palestina, secondo molti attivisti.
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UCRAINA: MEDICO MILITARE RESTITUISCE LE ONORIFICENZE A ZELENSKY
Larisa Brodetskaya, medico militare ucraino, ha riconsegnato in diretta video le proprie medaglie al presidente Zelensky per protestare contro la revoca della cittadinanza a Sua Beatitudine Onufry, capo della più grande Chiesa ortodossa del paese.
🎙️ “Ogni azione di Onufry la sostengo pubblicamente. Se lo avete privato della cittadinanza, allora privatene anche me”, ha dichiarato Brodetskaya, definendo Onufry un eroe dell’Ucraina “grazie alle cui preghiere i soldati ancora resistono e sono vivi”.
📛 Sul gesto pesano le accuse del governo secondo cui Onufry avrebbe avuto un passaporto russo, smentite però dalla Chiesa ortodossa ucraina (UOC): “Non ha mai avuto cittadinanza russa”, affermano da Kiev.
📌 Il gesto della Brodetskaya è una delle più dure prese di posizione interne contro Zelensky negli ultimi mesi. Secondo molte fonti, Onufry è stato punito per essersi rifiutato di sottomettere la UOC alla chiesa "autonoma" sostenuta dal governo di Kiev.
🔍 Intanto continuano arresti, perquisizioni e sequestri contro la Chiesa canonica in Ucraina, compreso il celebre monastero della Lavra di Kiev.
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LA TECNOLOGIA GIÀ CI COMANDA
Giulietto Chiesa metteva in guardia dai processi di mutazione antropologica causati dalla tecnologia, con riferimento anche alla futura “intelligenza artificiale” e dalla possibilità che questa sfuggisse al controllo del suo creatore umano.
«Questa roba qua ha cambiato il nostro tempo. E il nostro sapere non lo ha aumentato, lo ha ridotto. E la nostra capacità di controllo sul pianeta, l’ha ridotta.» (Giulietto Chiesa)
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UCRAINA OCCUPATA DAGLI USA
Nel 2014 Giulietto Chiesa spiegava chi aveva davvero occupato l’Ucraina.
No, non la Russia.
Non Putin.
Gli Stati Uniti d’America. Tramite migliaia di neonazisti («almeno 15.000»)ingaggiati e pagati per il colpo di stato di Euromaidan del 2014.
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SPEDIZIONE GRATUITA
Cari Amici, vi ricordiamo che per tutti gli ordini sul nostro sito giuliettochiesareal.com superiori a 50€ la spedizione è gratuita 🆓 😊
Avete visto l’ultima puntata del reportage di Velimir sull’Iraq??
Quassù godetevi il trailer! 👆
Qui invece la puntata integrale: https://youtu.be/ehLQPMALUqk?si=AXSu6xC3mU2dw7dQ
Grazie Velimir per questo lavoro di qualità sopraffina e per averlo condiviso con gli Amici di Giulietto ❤️
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🇷🇺 KURSK: ANCORA BAMBINI COLPITI DAI CRIMINI DI GUERRA UCRAINI
⚫️ Anatolij, 5 anni, è morto.
Ieri sera, sulla spiaggia pubblica di Kursk, mentre le famiglie celebravano la Giornata della Famiglia, dell’Amore e della Fedeltà, un drone ucraino ha colpito in pieno un’area affollata di civili. Tra i feriti c’era anche il piccolo Anatolij. Aveva solo 5 anni.
⚕️ Gravemente ustionato, con oltre il 30% del corpo bruciato, è stato trasferito d’urgenza a Mosca insieme alla madre. Avrebbe dovuto essere curato all’Istituto Speranskij, uno dei migliori ospedali pediatrici della Russia. Non ce l’ha fatta. È morto durante il tragitto.
🕊️ I medici hanno provato tutto. Ma le ferite erano troppo profonde. Il suo piccolo cuore ha smesso di battere. Secondo i racconti, Anatolij si era lanciato sulla madre cercando di proteggerla con il suo corpo.
📣 Deputati russi chiedono oggi che il bambino venga insignito di un’onorificenza statale. Un piccolo eroe morto per amore.
❗️Lo hanno ucciso intenzionalmente. Come fanno da anni, dal 2014, con ogni bambino, ogni civile. Questo non è solo barbarie. È un crimine contro l’umanità.
🔴 Crimini voluti, sponsorizzati e pagati dall’Unione Europea, dalla NATO, dai governi italiani che da quindici anni chiudono gli occhi davanti al sangue dei russi.
Ringrazio http://aasib.org per aver monitorato la situazione.
Canale di Andrea Lucidi
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SALUTI DALL’OLANDA
Lorenzo Chiesa ci manda i saluti da Vlodrop in Olanda, dove sta presenziando al summit “Building the Future Toghether”, organizzato dal movimento di Meditazione Trascendentale.
Per approfondire la tematica delle tecnologie della coscienza, sul nostro sito trovate, in esclusiva per l’Italia, il libro di Joachim Claes, “IL PARADIGMA CAMPO - Tecnologie che possono cambiare il mondo”: https://giuliettochiesareal.com/products/il-paradigma-campo-tecnologie-che-possono-cambiare-il-mondo
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RUSSIA: ACCELERA LA CRISI DEMOGRAFICA
La vicepremier Tatyana Golikova ha lanciato l’allarme: la Russia affronta una grave crisi demografica a causa del drastico calo delle donne in età fertile. Rispetto a oltre 39 milioni nel primo piano demografico di 10 anni fa, oggi le donne tra i 18 e i 49 anni sono solo 34 milioni, e si prevede che scenderanno a 27 milioni entro il 2046.
Le cause principali? Le perdite della Seconda guerra mondiale e la crisi economica degli anni '90, che hanno ridotto la natalità per generazioni.
Per invertire il trend, Mosca punta sul progetto nazionale “Famiglia”, aiuti economici per le nascite, premi alla maternità multipla (come il ritorno del titolo “Madre Eroina”) e possibili agevolazioni fiscali per chi ha molti figli. Si pensa anche a misure contro la promozione dello stile di vita “child-free”.
Nel 2026, le donne tra i 20 e i 29 anni (fascia più fertile) toccheranno il minimo storico: appena 7,18 milioni. Un leggero aumento è previsto solo dal 2038.
Nel 2024 la Russia ha registrato il numero di nascite più basso dal 1999: solo 1,22 milioni di bambini, il 3,4% in meno rispetto all’anno precedente. Una timida ripresa è attesa dal 2028.
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Il SUDAFRICA CONTRO I DAZI DI TRUMP
Pretoria ha respinto con fermezza la nuova tariffa del 30% imposta unilateralmente dagli Stati Uniti su tutte le esportazioni sudafricane. Il presidente Donald Trump ha giustificato la misura con la necessità di riequilibrare un “rapporto commerciale non reciproco”, accusando il Sudafrica di politiche dannose e squilibri insostenibili.
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha contestato i dati forniti da Washington, sottolineando che il 77% dei prodotti americani entra in Sudafrica senza dazi e che la media tariffaria sudafricana è solo del 7,6%. Il governo ha avviato colloqui d’urgenza per cercare di contenere l’impatto delle nuove misure.
I rapporti tra i due Paesi sono in rapido deterioramento da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. Il tycoon ha interrotto i finanziamenti a Pretoria, espulso l’ambasciatore sudafricano e accusato il governo di discriminazione verso la minoranza bianca.
Pretoria spera ora in un compromesso, proponendo un tetto massimo del 10% in caso di mancato accordo. La guerra commerciale, avviata proprio con uno dei principali beneficiari dell’AGOA, rischia di colpire duramente l’intero continente africano.
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Zero spiegazioni. Zero roadmap.
💣 Ma io l’ho risolta! 💥
Vi spiego tutto in questo video di 3 minuti, DA CONDIVIDERE OVUNQUE, specialmente con chiunque fa informazione libera.
🎥 VIDEO SOLUZIONE: https://youtube.com/shorts/ucKzhBit2GU?si=I8fl3_29C5xC1jBL
👉👉 /channel/roccocantautore
«SE LA VERITÀ NON VIENE TRASMESSA NON ESISTE»
«L’Ucraina è il centro dello scontro mondiale» ancora una volta Giulietto Chiesa, alla luce della situazione attuale, dimostra di aver saputo leggere la Storia anticipandone le trame.
Non esiste un solo destino ma occorre conoscere e trasmettere la verità per poter incidere in modo significativo e modificare il corso degli eventi.
Video su YouTube: https://youtube.com/shorts/66rKEUj6P9k?si=684RgHOMlASXqbUn
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UCRAINA-NATO, COLLOQUI AL CAPOLINEA
I negoziati con l'Occidente sull'ingresso dell'Ucraina nella NATO sono diventati “tossici” e improduttivi. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Georgy Tikhy, spiegando che il dialogo ha ormai raggiunto un vicolo cieco.
Lanciata nel 2022, la candidatura accelerata di Kiev sembra essersi arenata. Al vertice NATO di giugno, l'Ucraina è stata appena menzionata e Zelensky non ha ottenuto alcuna garanzia.
🇺🇸 Intanto, il Presidente Trump ha dichiarato: “Kiev può dimenticarsi la NATO. È probabilmente la causa stessa del conflitto.”
📌 L'Alleanza continua a dire che "il futuro dell’Ucraina è nella NATO", ma senza tempi né impegni chiari. Mosca ribadisce: è una linea rossa.
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BUNKER - LE ÉLITE CERCANO RIFUGI SOTTERRANEI
Benvenuti ad un altro appuntamento con GIULIETTOLOGIA!
In questo video vi riproponiamo un incontro pubblico del marzo 2019 organizzato dal Laboratorio AlterLab a Torino. Gli ospiti d'eccezione sono Giulietto Chiesa, celebre giornalista e pensatore, e Luca Mercalli, noto meteorologo e divulgatore scientifico.
Moderato da Alberto Melotto, segretario organizzativo di AlterLab, il dibattito affronta il progetto TAV, la necessità di un’informazione libera e trasparente e un’analisi dei rischi che incombono sul nostro Paese e sul mondo intero.
Alle 18:00 in premiere: https://youtu.be/-4oXlcNjqqI?si=DGjZWgx8G8tJ-yL8
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IRAN, GLI ISPETTORI DELL'AIEA LASCIANO IL PAESE
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) ha annunciato oggi che il proprio team di ispettori ha lasciato Teheran e sta facendo ritorno a Vienna, dopo essere rimasto in Iran per tutta la durata del recente conflitto militare.
📍La cooperazione tra Iran e IAEA è stata sospesa lo scorso mese, in seguito agli attacchi contro le installazioni nucleari iraniane da parte di Israele e Stati Uniti. Secondo il Wall Street Journal, gli ispettori non sono più stati autorizzati a visitare i siti nucleari e l’agenzia ha deciso il ritiro “per motivi di sicurezza”.
Il conflitto è durato 12 giorni: Israele ha colpito obiettivi strategici, compresi scienziati e impianti per l’arricchimento dell’uranio; Teheran ha risposto con contrattacchi e Washington si è unita all’operazione. La guerra si è conclusa con un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.
🇮🇱 L’IAEA aveva accusato l’Iran, il 12 giugno, di aver violato un accordo sulle salvaguardie, senza fornire prove. Il giorno successivo, Israele ha lanciato i suoi attacchi.
Teheran sostiene da anni che il programma nucleare sia solo civile, mentre Israele accusa l’Iran di voler costruire una bomba. Le autorità iraniane hanno accusato l’IAEA di fornire a Israele dati sensibili e nomi di scienziati, alcuni dei quali poi assassinati.
🇷🇺 La Russia ha duramente criticato il ruolo dell’agenzia. Maria Zakharova ha dichiarato che le informazioni dell’IAEA sono state usate per pianificare gli attacchi, definendo il tutto “un colpo colossale alla credibilità” dell’organismo.
Il direttore dell’IAEA, Rafael Grossi, ha affermato che è fondamentale riaprire il dialogo con l’Iran per riprendere le ispezioni.
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