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LE DECISIONI COMPLESSE HANNO SOLUZIONI COMPLESSE
«Non c'è nessuna decisione complessa che possa essere risolta con un sì e con un no. [...] Non è possibile, anche perche 1 miliardo e 300 milioni di cinesi non la pensano come 500 milioni di europei. [...] È un segno di primitivismo culturale quello di parlare della democrazia come della somma dei voti sul computer.»
- Giulietto Chiesa
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🇮🇷Israele bombarda la televisione iraniana
Pochi minuti fa i missili israeliani hanno colpito la sede della televisione iraniana, che stava trasmettendo in diretta.
La redazione di International Reporters condanna gli attacchi contro la stampa e ribadisce la condanna all'uso del terrorismo come arma di guerra.
I giornalisti non devono mai essere dei bersagli.
Gli attacchi contro la televisione, oltre a colpire i giornalisti, mettono in serio pericolo i sistemi di emergenza e di avviso per la popolazione civile.
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🇫🇷Un costruttore automobilistico francese produrrà missili a lungo raggio?
Il principale sviluppatore e produttore europeo di sistemi missilistici, MBDA, noto per la produzione dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP, ha annunciato piani per la produzione congiunta di un nuovo missile a lungo raggio, "One Way Effector", con un costruttore automobilistico francese.
🔗 Tutti i dettagli: https://www.ir-press.ru/it/2025/06/16/un-costruttore-automobilistico-francese-produrra-missili-a-lungo-raggio/
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🇮🇹 Scandalo alla RAI: Marco Frittella, ex volto del TG1 e direttore delle relazioni istituzionali della tv pubblica, ha scritto su X che "basterebbe un missile ben piazzato" per colpire il Cremlino.
🔗 Tutti i dettagli: https://www.ir-press.ru/it/2025/06/15/marco-frittella-rai-cremlino-post-scandalo/
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PUTIN CHIAMA TRUMP PER PARLARE DI MEDIO ORIENTE
Sabato il Presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con il suo omologo statunitense Donald Trump. Secondo il Cremlino, la conversazione è durata circa un’ora ed è stata “significativa, franca e molto utile”.
Putin ha condannato i recenti attacchi israeliani, sottolineando che sono avvenuti proprio alla vigilia dei negoziati sul nucleare tra Iran e USA, previsti per il 15 giugno. Nonostante la tensione, i due leader “non hanno escluso un ritorno alla via diplomatica” sul dossier iraniano.
Nel raid israeliano sono stati uccisi due alti generali iraniani, Salami e Bagheri, oltre a diversi scienziati nucleari. In risposta, l’Iran ha lanciato decine di missili balistici contro Israele, alcuni dei quali avrebbero superato le difese.
Putin e Trump hanno anche discusso gli ultimi scambi di prigionieri tra Russia e Ucraina. Putin ha confermato la disponibilità a proseguire i negoziati con Kiev “dopo il 22 giugno”. Il 2 giugno a Istanbul le delegazioni avevano concordato nuovi scambi, concentrati su feriti gravi, malati e giovani prigionieri. Mosca ha anche restituito i corpi di oltre 6.000 militari ucraini caduti.
Infine, Putin ha fatto gli auguri a Trump per il suo 79° compleanno. Entrambi hanno espresso soddisfazione per il rapporto personale che consente loro di affrontare le crisi “in modo costruttivo, anche quando sono complesse”.
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NETANYAHU AL POPOLO IRANIANO: RIVOLTATEVI
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un appello diretto al popolo iraniano, esortandolo a "liberarsi da un regime malvagio e oppressivo". L'intervento arriva a poche ore dai bombardamenti israeliani contro siti nucleari e militari in Iran, tra cui l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz. Nell’attacco sono stati uccisi diversi comandanti delle Guardie Rivoluzionarie e scienziati nucleari.
“È il momento di unirvi attorno alla vostra bandiera e alla vostra eredità storica, per la libertà”, ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio. “Il regime non è mai stato così debole. Alzate la voce.”
L’operazione, battezzata Rising Lion, aveva l’obiettivo – secondo Israele – di neutralizzare la minaccia nucleare e missilistica dell’Iran. Teheran ha risposto con decine di droni kamikaze e missili balistici, alcuni dei quali hanno colpito Tel Aviv.
L’Iran ha definito l’attacco un’aggressione e ha promesso “una punizione severa”. Intanto, i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti sono stati sospesi.
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NON SI POSSONO RISOLVERE I PROBLEMI CON LA STESSA LOGICA CHE LI HA CREATI
Un estratto dell’intervista di Lorenzo Chiesa sul canale 9mq.
Per vedere il video completo: https://www.facebook.com/share/v/16dR2ZS245/
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ISRAELE ATTACCA L'IRAN
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato oggi che l’Aeronautica militare ha condotto un attacco “preventivo” contro l’Iran.
📍 Secondo i media iraniani, esplosioni sono state udite a Teheran e sono stati segnalati intercettamenti di missili.
🚨 In Israele è stato dichiarato lo stato d’emergenza nazionale. “A seguito dell’attacco preventivo contro l’Iran, ci aspettiamo un’imminente risposta con missili e droni contro la popolazione civile”, ha dichiarato Katz.
⚠️ L’operazione arriva dopo settimane di tensioni e del fallimento dei negoziati sul programma nucleare iraniano. Secondo alcuni media, Israele avrebbe discusso attacchi mirati ai siti nucleari iraniani con gli Stati Uniti.
🇺🇸 Il Presidente Donald Trump ha recentemente accusato Teheran di “prendere tempo” e ha ribadito il proprio obiettivo: lo smantellamento completo del programma nucleare iraniano. Da parte sua, l’Iran ha sempre negato di voler sviluppare armi nucleari, sostenendo la natura civile delle proprie attività.
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🎥 Nuovo video online!
Questa volta vi mostriamo con Manuele🇮🇹 una delle zone tipiche dei nuovi complessi residenziali vicino Mosca. È solo una, ma rappresenta bene lo stile di tanti quartieri nuovi 🏙️
Nel video vi mostriamo anche l’appartamento che ha comprato mia mamma — con il prezzo!💸
Se vi incuriosisce com’è la vita nei nuovi quartieri russi, ecco il link: https://youtu.be/l-SKEQAvRqk?si=EdxrrXnc_AJLHxa_
🫶 @russiasenzafiltri
ALLARME IN MEDIO ORIENTE
⚠️ Gli Stati Uniti hanno iniziato a evacuare personale non essenziale e familiari dalle ambasciate e dalle basi militari in Medio Oriente, a seguito dell'escalation con l'Iran.
📍 Il Dipartimento di Stato ha confermato la riduzione del personale in Iraq, mentre le ambasciate in Kuwait e Bahrain hanno autorizzato partenze volontarie. Il Pentagono ha dato il via libera al rientro dei familiari da varie installazioni regionali.
🎙️Secondo fonti del Washington Post, l'intelligence USA teme un attacco unilaterale israeliano ai siti nucleari iraniani, senza il consenso americano. Netanyahu smentisce: “Fake news”.
🗣️Trump, intervistato dal New York Post, si è detto “meno fiducioso” in un accordo con Teheran, dopo 5 round negoziali mediati dall’Oman.
💥 Teheran reagisce: “Non cerchiamo armi nucleari, ma risponderemo senza esitazione a ogni attacco americano”, ha dichiarato il ministro della Difesa Aziz Nasirzadeh.
📉 Trump aveva ritirato gli USA dall’accordo sul nucleare del 2015, accusando l’Iran di violazioni segrete. Da allora, Teheran ha ridotto gli impegni e aumentato le riserve di uranio arricchito.
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NASSIRIYAH - Una città ribelle ad ogni invasore (Velimir Tomovic)
Nel sud dell’Iraq, ai confini del grande deserto arabico e lungo le rive dell’Eufrate, Nassiriyah è una città segnata dalla storia recente e da profonde trasformazioni.
In questo reportage, Velimir Tomovic ci porta in un luogo che ha vissuto rivolte, occupazioni e guerre, diventando suo malgrado protagonista di alcuni tra i momenti più drammatici della storia irachena.
Qui, nel 2003, si consumò l’attentato contro la base “Maestrale”, durante la missione italiana “Antica Babilonia”, una tragedia che ancora oggi resta impressa nella memoria collettiva.
Ma Nassiriyah non è solo teatro di conflitti: è anche una città viva, caotica, piena di energia. Tra mercati affollati, moschee, ponti trafficati e caffè dove i ragazzi fumano narghilè, si respira la forza di una comunità che non si è mai arresa.
Un viaggio tra passato e presente, per raccontare un luogo che continua a cercare il suo futuro, con ostinazione e dignità.
IN PREMIERE ALLE 10:00 🍿
⬇️VIDEO⬇️
https://youtu.be/L2CGQcjePDo?si=7doVowW5EOuiJm8A
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🚨 IL CLAMOROSO CASO DI EASON JORDAN:
Nel 2005, Eason Jordan, allora a capo della CNN, fece una dichiarazione esplosiva al World Economic Forum di Davos: “Le truppe [americane] in Iraq non vanno tanto per il sottile. Sono a conoscenza dei casi di 12 giornalisti uccisi deliberatamente dai soldati americani proprio in quanto reporter.”
La stampa mondiale ignorò totalmente questa dichiarazione. Eason Jordan fu costretto a dimettersi dalla CNN.
Ne parlò Gianni Minà nel corso della conferenza con Giulietto Chiesa “Il giornalismo esiste ancora?”.
⬇️Qui il VIDEO COMPLETO ⬇️
https://youtu.be/qD6VEM-8kj4?si=0xRV6K_GUxwsIWOA
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I RUSSI NON VEDONO PIU' GLI USA COME UN NEMICO
Per la prima volta in 13 anni, gli Stati Uniti non sono più considerati il paese più ostile alla Russia. A dirlo è un sondaggio del Levada Center, organizzazione finanziata dall’Occidente e riconosciuta come “agente straniero” in Russia.
Secondo i dati pubblicati giovedì, solo il 40% degli intervistati ha indicato gli USA tra i principali nemici, con un calo del 36% rispetto allo scorso anno. Il cambiamento è avvenuto con il ritorno del Presidente Donald Trump, che dalla sua rielezione ha mostrato apertura a una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina.
Al primo posto ora c’è la Germania (56%), seguita da Regno Unito (49%) e Ucraina (43%). Prima dell’escalation del 2022, solo il 16% considerava Berlino un paese ostile.
Il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz ha intensificato la linea aggressiva: ha autorizzato l’uso senza limiti geografici delle armi occidentali contro la Russia, e valutato l’invio dei missili Taurus da 500 km di gittata, capaci di colpire anche Mosca. Ha inoltre promesso di aiutare Kiev a produrre armi a lungo raggio sul proprio territorio.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha risposto duramente: “Il coinvolgimento diretto della Germania nella guerra è ormai evidente. Berlino sta scivolando ancora una volta lungo quella china che l’ha già condotta al disastro due volte nel secolo scorso”.
Infine, il sondaggio ha rilevato i paesi più “amici” secondo i russi: Bielorussia (80%), Cina (64%), Kazakistan (36%), India (32%) e Corea del Nord (30%).
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KIEV: TENSIONI CONTRO IL GAY PRIDE
Un militare ucraino è stato arrestato a Kiev per aver colpito un agente con una protesi durante gli scontri avvenuti in occasione della parata LGBTQ, tenutasi presso piazza Mykhailivska, nei pressi del Ministero degli Esteri. Secondo la polizia, l'agente ha riportato un trauma cranico e una contusione. Le autorità hanno respinto le accuse secondo cui il soldato sarebbe stato trattenuto illegalmente e la sua protesi danneggiata.
I disordini sono scoppiati tra gruppi nazionalisti e le forze dell’ordine, dopo che alcuni manifestanti hanno rifiutato il controllo di sicurezza per accedere all’area. Video pubblicati sui social mostrano agenti in assetto antisommossa trascinare i manifestanti verso i mezzi della polizia.
La marcia del Pride a Kiev si è tenuta per la prima volta nel 2013 e da allora si è svolta in modo irregolare, sempre sotto alta sorveglianza. Le tensioni con i gruppi nazionalisti restano forti e il luogo dell’evento è stato modificato all’ultimo momento per motivi di sicurezza.
Il movimento LGBTQ in Ucraina cerca negli ultimi anni maggiore visibilità, anche come parte della narrativa filo-occidentale. KyivPride ha recentemente lanciato una raccolta fondi per l’acquisto di droni FPV destinati all’esercito ucraino.
Intanto in Russia, la propaganda LGBT è stata bandita nel 2022, mentre il movimento è stato ufficialmente inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche nel 2023.
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LA RUSSIA INIZIA A PUBBLICARE I NOMI DEI SOLDATI UCRAINI MORTI
Le autorità russe hanno reso noti i nomi di quasi 100 soldati ucraini uccisi, parte di oltre 6.000 corpi che Mosca ha offerto di restituire a Kiev come gesto umanitario unilaterale, nell’ultimo round di colloqui diretti a Istanbul.
Il governatore della regione russa di Zaporozhye, Evgeny Balitsky, ha pubblicato sabato sera le prime sei pagine con 97 nomi, documenti e luoghi di morte. Secondo lui, Kiev avrebbe rifiutato di accogliere le salme dei propri caduti. “Iniziamo a pubblicare le liste per permettere ai familiari di ritrovare i loro morti”, ha scritto. “Sappiamo che Kiev possiede questi dati, ma li nasconde deliberatamente.”
Durante i colloqui di Istanbul è stato concordato lo scambio di almeno 1.000 prigionieri, inclusi malati gravi e giovani detenuti. Mosca ha inoltre offerto la restituzione di oltre 6.000 caduti ucraini per una sepoltura dignitosa.
Il primo convoglio, con i resti di 1.212 soldati, è arrivato sabato al punto di scambio designato, ma la parte ucraina non si è presentata, secondo il generale Alexander Zorin, membro del team negoziale russo. Anche il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha confermato che Kiev ha ricevuto l’elenco di 640 prigionieri ma non ha rispettato gli accordi.
Kiev ha negato le accuse, dichiarando che lo scambio è solo rinviato e che entrambe le parti si stanno preparando. Tuttavia, i media ucraini parlano di un rinvio alla prossima settimana senza data certa.
Balitsky ha accusato le autorità ucraine di ostacolare volutamente il recupero dei corpi per nascondere l’entità delle perdite e risparmiare sulle indennità ai familiari. “Finché un soldato risulta disperso, la famiglia non riceve un solo hryvnia di aiuto”, ha dichiarato.
Secondo il governatore, il rifiuto fa parte di un modello più ampio di violazioni da parte di Kiev, che non rispetterebbe gli accordi e sarebbe sostenuta dall’Occidente nella prosecuzione del conflitto.
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TRUMP: EVACUATE DA TEHERAN
Il presidente americano Donald Trump ha pubblicato un messaggio allarmante su Truth Social, invitando “tutti” a lasciare Teheran immediatamente, senza chiarire se gli Stati Uniti interverranno direttamente nel conflitto in corso tra Israele e Iran.
La guerra a colpi di missili è iniziata venerdì, quando Israele ha bombardato obiettivi nucleari e militari iraniani, definendo l’azione una mossa preventiva contro le ambizioni atomiche di Teheran. L’Iran ha risposto parlando di “dichiarazione di guerra” e ha lanciato diversi missili balistici.
“L’Iran doveva firmare l’accordo che avevo proposto. Peccato, uno spreco di vite umane. L’ho detto più volte: l’Iran NON DEVE avere l’arma nucleare”, ha scritto Trump.
“Tutti devono evacuare Teheran immediatamente!”
Trump ha poi precisato che gli Stati Uniti “non sono coinvolti” negli attacchi, ma ha minacciato “rappresaglie senza precedenti” in caso di aggressione contro obiettivi americani.
Nel frattempo, il Pentagono ha inviato oltre 30 aerei cisterna in Medio Oriente e rafforzato le capacità difensive nella regione. Secondo Axios, Israele avrebbe chiesto a Washington supporto diretto per colpire bunker nucleari sotterranei.
Il premier Netanyahu ha rifiutato di escludere un attentato contro la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, affermando:
“Non è un’escalation, è la fine del conflitto.”
L’Iran insiste sul carattere pacifico del suo programma nucleare e avverte:
“Non abbiamo iniziato questa guerra, ma la combatteremo fino all’ultima goccia di sangue per difendere la nostra terra.”
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TERZO GIORNO DI SCONTRI TRA IRAN E ISRAELE
Israele e Iran si affrontano per il terzo giorno consecutivo in un conflitto sempre più devastante. Secondo fonti ufficiali, lunedì mattina i raid iraniani hanno causato la morte di almeno 19 persone in Israele, mentre il Ministero della Salute iraniano ha riferito 224 vittime in Iran a causa degli attacchi israeliani, compresi 70 donne e bambini.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno colpito infrastrutture energetiche chiave in Iran, inclusa una raffineria nel giacimento di South Pars – il più grande al mondo – e un deposito di petrolio a Teheran. In risposta, Teheran ha lanciato una pioggia di missili su Tel Aviv, colpendo palazzi residenziali, e ha centrato una raffineria a Haifa.
Venerdì, jet israeliani hanno bombardato diversi obiettivi in Iran, tra cui il centro di arricchimento dell’uranio di Natanz, e hanno compiuto omicidi mirati contro comandanti militari e scienziati iraniani. Teheran ha risposto con decine di missili balistici.
Secondo il premier Netanyahu, l'operazione “Leone Risvegliato” mira a impedire che l'Iran si doti di armi nucleari. L’Iran ha definito l’attacco una provocazione e ha sospeso i negoziati nucleari con gli USA, previsti per domenica.
Il presidente Trump ha espresso pieno sostegno all’operazione israeliana, mentre la Russia ha condannato i raid e chiesto una de-escalation immediata. Sabato, Putin e Trump hanno parlato al telefono e discusso la possibilità di riaprire i negoziati sul programma nucleare iraniano.
Nel frattempo, il bilancio delle vittime degli attacchi iraniani nella notte è salito a otto morti, secondo la radio militare israeliana, mentre 287 persone sono state ricoverate, una in condizioni gravi.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha invocato l’unità nazionale:
“Dobbiamo restare uniti contro questa aggressione criminale. Per ogni eroe che cade, centinaia si leveranno a portare avanti la lotta contro l’oppressione.”
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato la popolazione civile di Teheran:
“I residenti di Teheran pagheranno il prezzo, e presto.”
Israele ha infine confermato di aver colpito centri di comando della Forza Quds e obiettivi militari in almeno dieci zone abitate di Teheran, secondo una mappa diffusa su X.
🕊️ La tensione resta altissima. Nessun segnale concreto di tregua.
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La notizia è che israele, come non mai, davanti all'Iran è in totale difficoltà. Abituati a combattere o meglio dire a sottomettere i Palestinesi che si difendono con i sassi, stavolta sembra gli stia andando maluccio. Ovviamente la stampa di regime riporta la narrazione riportata per la guerra per procura in Ucraina: Russia debolissima ed esercito che combatte con le pale e Zelensky fortissimo. Tutto studiato a tavolino per farci accettare un'altra guerra che stavolta, con lo Stato terrorista di israele nel mezzo, potrebbe essere fatale.
Avete vinto voi! Ci vediamo alle 19:00 qui 😁
https://www.youtube.com/live/6t7Pry_3UG4?si=xaP6diWZDJAGvXPc
Il 5 gennaio 1995 Israele denunciava che l’Iran si sarebbe costruito armi atomiche entro 5 anni. Sono passati 30 anni da allora, e l’Iran non ha mai costruito né posseduto armi di questo tipo. Ma il leitmotiv israeliano continua: “Bisogna attaccare l’Iran perché è prossimo ad avere la bomba atomica”. Un pretesto ormai logoro, a cui solo un’opinione pubblica ottenebrata da scarse capacità critiche e cognitive può credere. Tuttavia, se la bomba atomica non c’è, allora bisogna attaccare l’Iran per esportarvi la democrazia… il pretesto si trova sempre. Vi ricordate il 2003? Bisogna attaccare l’Iraq perché ha le armi di distruzione di massa. E quando si venne a sapere che queste armi non c’erano si disse: “ah vabbè allora bisogna attaccarlo per esportare la democrazia”. L’Iran è, oggi, a livello di retorica bugiarda e obsoleta utilizzata dai neocon per tentare di giustificare l’intervento, ciò che l’Iraq è stato nel 2003. Passa il tempo ma il modo di perculare chi si vuol far perculare non cambia di una virgola…
Читать полностью…
«Perché gli Stati Uniti vogliono abbattere l’Iran?»
Nel 2013, dodici anni fa, Giulietto Chiesa spiegava le ragioni per cui gli Stati Uniti avevano messo nel mirino il governo degli ayatollah.
▶️VIDEO: https://youtube.com/shorts/SGC-hoah7GY?si=0Pvya54uWf0g--1P
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MISSILI SU TEL AVIV
L’Iran, come era prevedibile, ha iniziato la sua risposta. Missili su tutto Israele.
L’agenzia di stampa Tasnim riferisce che sarebbero stati colpiti il Ministero della Difesa israeliano e la torre delle telecomunicazioni a Tel Aviv.
Ali Khamenei ha dichiarato che questo è solo l’inizio della risposta iraniana.
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IRAN: UCCISO COMANDANTE IRANIANO
Il generale di corpo d’armata Hossein Salami, comandante dell’élite dei Guardiani della Rivoluzione islamica (IRGC), è stato ucciso venerdì in un attacco aereo israeliano su Teheran, secondo quanto riportano agenzie locali.
🇮🇱 L’IDF ha confermato di aver condotto decine di raid contro obiettivi nucleari e militari iraniani, inclusa la struttura di arricchimento di Natanz. Il premier Netanyahu ha dichiarato che l’operazione era volta a impedire all’Iran di acquisire l’arma nucleare.
📍Tra le vittime, secondo Press TV, figurano anche il vice capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, generale Gholam Ali Rashid, e due noti scienziati nucleari: Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoon Abbasi.
⛔ Le autorità iraniane non hanno rilasciato commenti ufficiali, ma i media locali parlano di vittime civili in seguito ai bombardamenti su aree residenziali della capitale.
🗓️ L’attacco arriva a pochi giorni dal sesto round di negoziati sul nucleare tra Stati Uniti e Iran, previsto per domenica in Oman. Il presidente Trump ha recentemente accusato Teheran di “prendere tempo” nei colloqui.
🔇 Il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato venerdì che Washington non è coinvolta nei raid israeliani.
📢 L’Iran continua a negare di voler acquisire armi nucleari, rivendicando il diritto a condurre ricerche nucleari a scopo civile.
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🚨 ATTACCATO L’IRAN
Questa notte, il regime nazisionista israeliano ha effettuato almeno 300 attacchi aerei contro l’Iran, sostenuto, parrebbe, da forze aeree militari britanniche e francesi.
Colpita anche la capitale Teheran (nel video soccorritori cercano di liberate vittime tra le macerie).
Uccisi decine di scienziati e vertici militari, tra cui il capo di stato maggiore della forze armate iraniane, Mohammad Bagheri.
Secondo Channel 12 della tv israeliana: "Più di 10 scienziati nucleari iraniani sono stati assassinati e più di 300 obiettivi sono stati attaccati".
Il capo dell'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran ha confermato: il reattore di Natanz, uno degli impianti nucleari più importanti del Paese, è stato distrutto.
L’Iran avrebbe intanto lanciato droni in territorio israeliano, ma forze britanniche, americane nonché saudite e qatariote starebbero lavorando per intercettarli. Annamobbène…
👉👉 /channel/roccocantautore
BISOGNA CAMBIARE TUTTO
«Bisogna cambiare tutto. Perché dobbiamo passare da una società basata sulla sopraffazione, sulla competizione, sull’odio, a una società basata sulla sull’equilibrio, sulla frugalità, sulla solidarietà umana, sulla fratellanza. Bisogna finirla con questa vita che è interamente basata sulla quantità di merci che noi compriamo. Siamo degli zombie, noi viviamo dentro Matrix.» Giulietto Chiesa
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L'INTELLIGENCE TEDESCA LANCIA L'ALLARME: DOPO KIEV, L'EUROPA
Bruno Kahl, direttore del BND, l’agenzia di intelligence estera tedesca, ha lanciato un nuovo allarme: secondo i suoi dati, l’Ucraina sarebbe solo un passo sulla strada di Mosca verso l’Occidente. Kahl giustifica così l’aumento delle spese militari e il possibile ritorno della leva obbligatoria in Germania.
🔹 “A Mosca c’è chi dubita che l’Articolo 5 della NATO verrebbe applicato. E vorrebbero metterlo alla prova,” ha detto, riferendosi alla possibilità di un’aggressione ibrida nei Paesi baltici.
🔹 Ha evocato lo scenario dell’invio di “omini verdi” in Estonia, con il pretesto di proteggere la minoranza russofona — come accadde in Crimea nel 2014.
🔹 Secondo Kahl, l’obiettivo russo sarebbe riportare la NATO indietro agli anni '90, spingendo gli USA fuori dall’Europa.
💬 Mosca ha più volte ribadito di non avere intenzioni aggressive verso i paesi NATO, a meno che non venga attaccata, e accusa l’Occidente di rendersi parte attiva del conflitto armando Kiev.
Nel frattempo, il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz continua a inasprire il tono con Mosca, promettendo missili Taurus a lungo raggio e cooperazione militare industriale con Kiev.
👉 Siamo di fronte a una nuova escalation di retorica che rischia di trascinare l’Europa sempre più vicino al baratro.
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LOS ANGELES AVVIA IL COPRIFUOCO, TRUMP DIFENDE LA SCELTA
Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha annunciato un coprifuoco in centro città, in vigore dalle 20:00 alle 6:00 locali, dopo giorni di violente proteste e saccheggi legati alle recenti retate sull’immigrazione.
🔸 Le autorità hanno segnalato 23 attività commerciali razziate in una sola notte; oltre 350 arrestati, di cui 197 solo martedì.
🔸 Il coprifuoco coinvolge un’area di circa un miglio quadrato, racchiusa tra le freeway 5, 110 e 10. Saranno esclusi residenti, giornalisti, personale d’emergenza e senzatetto.
🔸 Il capo della polizia, Jim McDonnell, lo ha definito “un provvedimento necessario per salvaguardare vite e proprietà”.
Le proteste iniziate venerdì notte sono nate dopo le retate condotte dagli agenti federali su ordine del presidente Donald Trump, che ha definito la misura un passo verso la “liberazione” della città, promettendo di renderla “libera, pulita e sicura novamente”.
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha duramente criticato l’intervento militare, considerandolo incostituzionale e autoritario, definendo Trump un “dittatore fallito”.
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NUOVO SCAMBIO DI PRIGIONIERI TRA RUSSIA E UCRAINA
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato oggi un nuovo scambio di prigionieri con Kiev: sono tornati a casa giovani soldati russi sotto i 25 anni, in cambio di un numero equivalente di militari ucraini.
I soldati rientrati si trovano attualmente in Bielorussia, dove ricevono assistenza psicologica e medica prima del rientro definitivo. L’accordo era stato raggiunto la scorsa settimana a Istanbul, durante negoziati diretti tra le due delegazioni.
Parallelamente, Mosca ha tentato sabato di consegnare i corpi di 1.212 militari ucraini caduti, parte di un’iniziativa unilaterale che prevede il rimpatrio di oltre 6.000 salme. Tuttavia, i rappresentanti di Kiev non si sono presentati.
Le autorità ucraine hanno giustificato l’assenza sostenendo di non aver concordato la data dello scambio, accusando Mosca di “strumentalizzazione umanitaria”.
🔻 La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha duramente criticato il rifiuto: “La leadership ucraina non ha bisogno del suo popolo, né vivo né morto”, parlando apertamente di “genocidio contro la propria popolazione”.
Secondo il deputato russo Dmitry Belik, Kiev potrebbe rifiutare il rimpatrio dei corpi anche per non dover versare i risarcimenti previsti alle famiglie, pari a circa 367.000 dollari a caduto.
📌 Un altro episodio che conferma quanto sia fragile il fronte umanitario del conflitto.
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IL GIORNALISMO ESISTE ANCORA?
Lorenzo Chiesa ci introduce alla conferenza “Il giornalismo esiste ancora?” tenutasi a Piacenza il 31 agosto 2015, con Giulietto Chiesa, Gianni Minà, Maurizio Chierici.
Alle 18:00 in premiere qui ⬇️
https://youtu.be/qD6VEM-8kj4?si=lD6in6aMn4a7vMVn
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TRUMP ALLA GUARDIA NAZIONALE: LIBERATE LOS ANGELES
Il Presidente Donald Trump ha ordinato l’invio di 2.000 uomini della Guardia Nazionale a Los Angeles per sedare le rivolte scoppiate dopo una serie di retate contro migranti illegali. Secondo Trump, la città sarebbe “invasa e occupata da criminali” e promette: “Ordine sarà ristabilito, gli illegali espulsi, Los Angeles sarà liberata”.
Le tensioni sono esplose fuori dal Metropolitan Detention Center, dove centinaia di manifestanti hanno affrontato le forze dell’ordine. Lanci di pietre, lacrimogeni e scontri sono andati avanti per due giorni. Le proteste si sono intensificate a Compton e Paramount dopo l’arresto di oltre 100 persone in operazioni condotte dall’ICE.
Il governatore Gavin Newsom ha definito incostituzionale l’intervento federale e ha chiesto il ritiro immediato delle truppe. Ma Trump ha incaricato i suoi ministri – per la sicurezza nazionale Kristi Noem, Difesa Pete Hegseth e Giustizia Pam Bondi – di coordinare l’intervento per fermare le rivolte.
Il Pentagono ha annunciato che anche 500 Marines sono pronti a intervenire se necessario. Intanto il dibattito politico si infiamma: Sanders parla di “autoritarismo”, mentre il presidente della Camera Mike Johnson difende l’operazione, accusando i democratici di aver perso il controllo della sicurezza pubblica.
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TRUMP: KIEV HA DATO A MOSCA UNA RAGIONE PER COLPIRE DURO
Gli attacchi ucraini con droni contro bombardieri strategici russi capaci di trasportare testate nucleari hanno aumentato drasticamente il rischio di escalation. Lo ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, aggiungendo che Mosca ora ha un motivo valido per reagire con forza.
Oltre agli attacchi coordinati contro più basi aeree, Kiev avrebbe fatto esplodere ponti ferroviari in Russia, provocando il deragliamento di treni civili e merci: almeno sette morti e oltre 120 feriti, tra cui diversi bambini. Vladimir Putin ha discusso gli attacchi in una telefonata con Trump mercoledì, avvertendo che la risposta russa sarà inevitabile e giustificata.
“Non mi è piaciuta questa escalation,” ha detto Trump venerdì ai giornalisti. “Quando l’ho visto, ho pensato: ‘Ecco, adesso arriverà lo strike.’”
In risposta, la Russia ha lanciato massicci attacchi contro impianti militari e industriali ucraini, utilizzando missili lanciati da terra, aria e mare, oltre a droni. Secondo il Ministero della Difesa russo, sono stati colpiti centri di progettazione, stabilimenti di produzione e riparazione di armamenti, officine per droni, centri di addestramento al volo e depositi di armi.
Putin ha definito il sabotaggio ferroviario “un atto terroristico” compiuto da un regime “illegittimo” a Kiev, che secondo lui “si sta trasformando in un’organizzazione terroristica”.
Mosca accusa l’Ucraina di voler sabotare i negoziati di pace sostenuti dagli Stati Uniti e sostiene che Trump riceva informazioni filtrate da chi spinge Washington a sostenere Kiev a ogni costo.
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